Normal Topic ENPALS (Read 4424 times)
william
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bassista x necessità

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ENPALS
09.05.2008 at 06:46:02
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Buongiorno,
Sono stato invitato da una coppia di amici a suonare al loro matrimonio insieme al mio Trio amatoriale formato da impiegati appassionati jazz. Solo uno di noi è iscritto alla SIAE. Il titolare della sala dove suoneremo mi ha invitato a mettermi in regola con la posizione ENPALS. Cosa devo fare per evitare problemi? Già la nostra musica ne creerà qualcuno!
Grazie e a presto.
  
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randoservice
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Re: ENPALS
Reply #1 - 09.05.2008 at 07:13:05
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Ti sei risposto da solo, siete un trio amatoriale, suonate al matrimonio del Vs amico, non credo riceverete compenso se non rimborso spese o forse neanche quello, .... che vuole il tipo della sala? Se c'è qualcosa da pagare spetta a lui, cioè la siae, però potete dichiarare che avete suonato brani vostri e rinunciate a i diritti SIAE per quella serata. Diverso sarà quando deciderete di farlo per soldi, allora cambia tutto e la SIAE è solo uno dei tanti compiti burocratici che vi aspetta, primo fra tutti fattura!!
Ciao
Giann
  
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neroantico
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Re: ENPALS
Reply #2 - 09.05.2008 at 07:29:31
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Credo che chi organizzi il matrimonio si debba occupare della questione SIAE dichiarando che il pubblico non è pagante (ovviamente)
Il modulo siae lo dovrete compilare ugualmente.
Per l'enpals se ti esibisci ti devi tesserare, se poi non percepisci denaro il gestore o tu stesso non dovrà/i versare nulla.

La nuova normativa prevede il musicista come lavoratore dipendente: 
Il gestore che vuole fare le cose in regola potrebbe iscriverti gratuitamente (oppure serviti di una agenzia per le pratiche la quale contatterà il gestore medesimo)
come lavoratore autonomo:
Ti iscrivi all'enpals ma devi fare tutto da te, versamenti ed agibilità.

Amici, correggetemi pure se ho detto ca....e
  
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Ale_85
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Re: ENPALS
Reply #3 - 16.05.2008 at 19:26:46
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Allora, io mi sto ibarcando nei dcorsi "burocratici" da poco e sono venuto a sapere che:

1) Il modulo per i diritti della SIAE ve li deve dare chi vi ingaggia o il titolare del locale.

2)non è obbligatorio tesserarsi all'empals,poichè esistono delle agenzie chiamate Empals Box, che vi faranno avere l'agibilità EMPALS sbrigando lorola maggior parte delle pratiche.
Se fate poche esibizioni all'anno potete richiedere l'assunzione da prestazione occasionale.

Quindi ti consiglio di fare una ricerca internet e cercare "Empals Box"  nel sito dovresti trovare tutto quello che serve.

P.S.
Non chiedere spiegazioni direttamente all'EMPALS perchè non ci hanno capito niente nemmeno oro che ci lavorano.
  
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vitoliuzzi
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Re: ENPALS
Reply #4 - 16.05.2008 at 19:42:34
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Concordo con Giannantonio, perchè è capitato anche a me e il gestore di sala non potrà dire niente.

1) Se vi fate pagare fatelo ovviamento " a nero"

2) Dichiarate che la prestazione è occasionale e che non percepite compenso di alcun genere

3) Dichiarate che suonate brani vostri: dategli i titoli più stravaganti, ne bastano anche una decina!

Nessuno vi potrà giuridicamente dire niente, ve lo posso garantire, e aggirate in maniera poco legale ma elegante una legge assurda. E' la c.d. elusione legale. Ma di fronte a normative imbecilli che non tutelano affatto il musicista ma solo una burocrazia statale che vuole solo soldi senza sapere la realtà dei compensi, io ho agito così. Non me ne vergogno, e da giurista lo rifarei. Non ho timore a firmarmi  Wink

Vito L.
  

vito liuzzi
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dinibass
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Re: ENPALS
Reply #5 - 17.05.2008 at 14:16:47
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Non bisogna confondere Siae con Enpals.
L'Enpals ha demandato le funzioni di polizia alla Siae e questo è l'unico collegamento: lo stesso ispettore verificherà entrambe le posizioni.

SIAE: l'organizzatore deve chiedere il borderaux alla Siae e farlo compilare ai musicisti (e pagari i diritti). Attenzione - almeno metà borderaux è bene sia compilato prima dell'inizoio del concerto per evitare discussioni antipatiche con l'ispettore.
Il musicista non occorre sia iscritto alla Siae - chi lo è ovviamente potrà scrivere i suoi brani nel borderaux (se vengono eseguiti), e gli verrà riconosciuto il diritto d'autore nel rendiconto semestrale (in maniera mafiosa: la Siae è associazione per delinquere, si sa - vedetevi sul sito Rai il servizio di Report di un paio d'anni fa!).

L'ENPALS è invece la posizione contributiva/assicurativa; dall'anno scorso le cose si sono semplificate parecchio per i non professionisti, come fedi dalla normativa qui sotto; l'importante è stare sotto il tetto dei 5mla euro l'anno di compensi percepiti.
Peraltro, in quanto prestazione occasionale è esente da IVA (il fisco sulle persone fisiche è un terzo argomento, anch'esso separato dai primi due!).

Leggi qua:

L’Enpals, in data 20 aprile 2007, ha emanato la
circolare n. 6 con la quale sono stati previsti alcuni
nuovi casi di esenzione da tutti gli obblighi
informativi e contributivi previsti dalla normativa
previdenziale di settore (in particolare, iscrizione
all’Enpals, rilascio e possesso del certificato di agibilità,
denuncia dei lavoratori occupati e relative
variazioni, denuncia mensile e trimestrale, versamenti
dei contributi).
Segnaliamo innanzitutto il campo di applicazione
di tale circolare che, recependo sia il comma 188
della Finanziaria 2007 sia alcune precisazioni
emanate dal Ministero del lavoro (con nota del 13
aprile 2007), è limitato esclusivamente agli organizzatori
di spettacoli musicali, di divertimento o
di celebrazione di tradizioni popolari e folcloristiche,
nel caso in cui i prestatori dell’attività lavorativa
si trovino in determinate circoscritte situazioni.
Per usufruire di tali vantaggi devono sussistere,
contemporaneamente, dei presupposti soggettivi e
dei presupposti oggettivi.
Presupposti soggettivi
Per beneficiare dell’esenzione, occorre che la prestazione
artistica sia resa da:
q giovani fino a diciotto anni (minorenni);
q studenti di scuola media superiore e studenti
iscritti ai corsi di laurea triennale e quinquennale
dell’ordinamento scolastico nazionale;
q pensionati;
q da altri soggetti che svolgono già un’attività
lavorativa e che, pertanto, sono già tenuti al versamento
di contributi ad altra forma di previdenza
obbligatoria.
Presupposti oggettivi
Occorre inoltre che la prestazione artistica:
q sia resa dalle persone precedentemente identificate
che abbiano percepito, per tali esibizioni, un
compenso lordo non superiore all’importo fissato
in 5 mila euro annui;
q che le prestazioni artistiche siano riferite esclusivamente
alle esibizioni di «divertimento o di celebrazione
di tradizioni popolari e folcloristiche».
Appare pacifica la volontà del Legislatore, in particolare
nella formulazione del comma 188 della
Finanziaria 2007, di voler identificare analiticamente
i soggetti destinatari delle agevolazioni, così
com’è altrettanto palese la volontà di concedere
tali benefici esclusivamente tra quelli che abbiano
percepito compensi di modesta entità, cioè inferiori
ad un tetto prefissato, il «già noto» tetto dei 5
mila euro annui, rivisto in altri contesti.
Di più difficile comprensione invece appare l’interpretazione
restrittiva accolta dalla circolare
Enpals per quanto concerne l’ambito di applicazione
limitato, come anticipato, esclusivamente
«alle sole esibizioni musicali finalizzate alla celebrazione
di tradizioni popolari e folcloristiche».
Ma andiamo con ordine. Analizziamo prima il comma
188 della Finanziaria 2007 qui sotto riporato.
È pacifico che la più rilevante novità introdotta
dalla Finanziaria 2007 nel settore dello spettacolo
è stata formulata dal Legislatore con il preciso intento
di snellire e agevolare gli adempimenti amministrativi
degli organizzatori degli spettacoli (musicali
e artistici in genere) riducendo altresì gli oneri
previdenziali (fissati, con circolare Enpals n. 3/
2007 per l’ anno 2007, al 33% del cachet lordo
liquidato all’artista) in particolare per quelle posizioni
lavorative considerate «marginali». L’Enpals,
però, ha abbracciato un’interpretazione restrittiva
del comma in oggetto, suffragata, tra l’altro, da
alcune precisazioni formulate dalla richiamata nota
del Ministero del lavoro (di cui si dirà diffusamente
in seguito), giungendo alla conclusione che l’ambito
di applicazione della norma in oggetto riguarda
esclusivamente le «sole celebrazioni di tradizioni
popolari e folcloristiche». Ovviamente le celebrazioni
di tradizioni popolari e folcloristiche rappresentano,
nella realtà musicale ed artistica italiana,
dei casi sporadici e marginali. Sfuma così la speranGuida
al Lavoro
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N. 20 - 11 maggio 2007 40
  
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dinibass
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Re: ENPALS
Reply #6 - 17.05.2008 at 14:22:07
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randoservice wrote on 09.05.2008 at 07:13:05:
Ti sei risposto da solo, siete un trio amatoriale, suonate al matrimonio del Vs amico, non credo riceverete compenso se non rimborso spese o forse neanche quello, .... che vuole il tipo della sala? Se c'è qualcosa da pagare spetta a lui, cioè la siae, però potete dichiarare che avete suonato brani vostri e rinunciate a i diritti SIAE per quella serata. Diverso sarà quando deciderete di farlo per soldi, allora cambia tutto e la SIAE è solo uno dei tanti compiti burocratici che vi aspetta, primo fra tutti fattura!!
Ciao
Giann


ATTENZIONE: chi organizza il concerto deve SEMPRE pagare la Siae, anche se si cuonano composizioni tradizionali, libere da diritto d'autore (= più vecchie di 75 anni) o se il compositore rinuncia al diritto: se suoni un tuo brano e non sei iscritto alla Siae, di fatto non riceverai il tuo diritto d'autore ma chi organizza il concerto lo paga lo stesso - i soldi andranno in un calderone che la SIae ridistribuisce con criteri molto opinabili!

ciao
  
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