• L'Indice. L’indicazione del Maestro Liuzzi su una modalità esecutiva di fondamentale importanza e decisiva, altresì, per la scelta del “proprio” suono, ha un carattere fortemente “iniziatico”. Se mi permetto di commentarla alla luce, anche, della mia esperienza è per sottolineare l’estrema rilevanza del fenomeno acustico (Phoenomena per eccellenza!) cui si va incontro e che il nostro Vito ha inteso indicare con grande audacia e pro ∼ vocazione. Inoltre credo che il contributo del Maestro alla conoscenza del suono non vada perduto nel marasma di corde, gommini, puntali, pic e mic o vattelapesca, ma sottolineato in modo, per quanto possibile, inequivocabile. • • • II corda, libera (1° armonico), arco condotto verso il ponte: punto 5 (definire al riguardo un ambito tra la fine della tastiera e il ponte individuando almeno 5 punti di suddivisione per l’attacco del suono) Ambito temporale dell’arcata (1/1 arco intero) in giù e, a seguire, in su: tempo 8/8, figura musicale: breve; metronomo: semiminima = 60 e progressivamente dilatare il tempo, anche giorno dopo giorno, sino anche alla semiminima = 40. Altre opzioni ad libitum, ma definendo sempre un ambito temporale. Condotta dell’arco: dopo l’attacco del suono (primo transitorio d’attacco) con pressione e conduzione uniforme, osservare che il ventre di vibrazione della corda conservi sempre la stessa ampiezza. Questa è un’operazione da “Il piccolo pitagorico tascabile” (da tenere sempre con sè). Qui (qui) dissento dal Maestro: utilizzare sempre 1/3 della parte superiori dei crini, sinanche (anche) alla punta! Il “tutti i crini” è raro, rarissimo, e in questa circo stanza è deletereo (pardon: deleterio), poiché è un artificio che non aggiunge dinamica sonora, ma tutt’altro!: priva, infatti, la corda di un ambito di risonanza naturale del ventre di vibrazione. (Il crine, ove ponendosi agisce, produce un ventre di vibrazione “artificioso” [ ? ] ). Iniziazione al suono: Muovere l’arco ancor più verso il ponte (in questo caso individuare 7 o 9 punti di suddivisione, vedi sopra) e, come per incanto, si assisterà stupefatti al “Paradiso” dei suoni armonici. (I numeri? A presto, Vito, porta pazienza … ne ho avuta tanta io con te!) È già qualcosa rispetto al “purgatorio” dei suoni intavolati, citando il Maestro: vitoliuzzi. Re: George Vance Progressive Repertoire. Risposta #1 - Ieri alle 16:01:53 “Quando si deve andare giù in seconda corda o terza sembra di recarsi nell' Inferno Dantesco. Facciamolo diventare almeno un Purgatorio, non credi?” Grazie Maestro Liuzzi, Lei sarà ricordato per sempre dai Suoi diletti per questo preziosissimo e generoso "indice", quello dell'arco. Guardando il ventre. Mi creda, Suo Fernando Grillo
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