LA c.d. PRESA AVVOLTA 1)Punti di riferimento
Vado a braccio. Scusate gli errori di ogni genere.
Talora, nell' impostazione della presa dell' arco per un /a giovane studente diventa molto difficile capire dove si trovano i punti di riferimento su cui deve far leva nella conduzione dell' arco. In realtà, i predetti punti di riferimento non hanno logica di essere in una presa dell' arco all' italiana (e non alla francese che ha il pollice sulla bacchetta) poichè dalla mia esperienza ho notato che è meglio far comprendere come il pollice una volta inserito nella parte alta della U, cosa che fornisce grande saldezza alla presa, porta con sè tutte le altre dita che si dovrebbero accomodare nelle seguenti posizioni. Il mignolo "abbraccia" la bacchetta nella parte terminale del tallone, medio ed anulare fanno lo stesso ma senza crearsi dei punti di appoggio tipo Bradetich "sotto" il nasetto; aspetto questo di per sè erratissimo. L' indice, che con la presa avvolta non diventa più l' unico dito a pressare sulla bacchetta quando si ha bisogno di più suono, come nella scuola tradizionale, si accomoda sulla bacchtta ed esercita un sistema pressorio esattamente uguale a quello delle altre dita. Ecco il famoso avvolgimento dove si trova. Nella foto sottostante vedete la corretta posizione del pollice. Il segreto sta nel fatto che il pollice preme verso le altre quattro dita et viceversa. Ogni dito dei quattro appoggia sulla bacchetta ed esercita una pressione costante. La presa non è proprio bella a vedersi visto che poi dovrà essere inclinata all' interno per poter sfuttare tutti i crini da tallone a punta, aspetto che scientificamente ed acusticamente produce una quantità notevole di armoniche, sicuramente maggiore in prese più blande. Nelle foto dei post di sopra notate la presa avvolta nella sua concezione finale.
Chiariamo un aspetto. Io ho semplicemente dato un nome ad una presa che in parte utilizza il Rabbath, anche se col pollice sulla bacchetta, meno il grande Pino Ettorre, tanto per fare degli esempi.
Ma, la cosa più assurda è che i risultati possono essere identici anche con prese diverse; talaltra se si devono eseguire dei balzani o richochet o sautille o picchettati volanti, la presa in questione rende il tutto più semplice poichè il ragazzo/a già dal primo anno di studio riesce a far balzare benissimmo in punta l' archetto con grande controllo, a saltare balzando sulle corde e via dicendo, proprio perchè è questo tipo di presa che glielo permette.
La presa avvolta è indicata per avere un suono potente come una presa alla tedesca ma migliore per l' esecuzione di colpi d' arco come il volteggio in velocità, aspetto che i tedeschi proprio non comprendono rimanedo aderenti alle corde senza riuscire a sfruttare il balzato naturale della bacchetta. La spiegazione è presto detta: una posizione della mano che affonda i crini sulle corde ma che per "peso acquisito" non riesce più a balzare.
Ritornando alla presa de qua, è normale che si potrà giostrare nelle dinamiche semplicemente allentando la presa che deve essere ben salda e con poco movimento di polso, pasando da un f ad un pp anche staccando mignolo ed anulare. Tanto ci sono ben tre dita che riescono a condurre benissimo l' arco. Questo capita eccezionalmente, ma in una fila di otto contrabbassi quante volte i direttori si rivolgono male alla fila per un pianissimo che sà di mezzo forte?
Infine, in questo modo il suono è sempre ben focalizzato e mai "frusciato", come serve nella gran parte del repertorio o nei cantabili. In orchestra i vantaggi potrebbero essere cospicui visto che la saldezza degli staccati o balzati è assicurata, come i colpi d' arco in velocità e puntati. Tenere sempre salda la mano ma mai irrigidirla.
Mi sono stancato, alla prossima puntata. Se vi va. Sennò è meglio che mi fermi qui, viste le critiche che copiosamente pioveranno dal ciello e dalla terra
2)Pollice nelle U parte superiore
Saluto tutti
Vito Liuzzi