Hot Topic (More than 10 Replies) BACH ESEGUITO DA stefano sciascia (Read 8433 times)
vitoliuzzi
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BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
24.06.2008 at 04:52:08
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STEFANO SCIASCIA esegue forse la versione più filologica di bach.
Vai qui e dimmi cosa ne pensi:

http://www.stefanosciascia.it/default.htm

A News a metà pagina partirà my space con la suddetta versione!

Buon ascolto

Vito Liuzzi
  

vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #1 - 30.06.2008 at 04:38:52
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Ha avuto poco seguito questa mia proposta. Il maestro è sempre un innovatore ma fino ad un certo punto. Ascoltare per eventualmente discutere.
Il maestro Sciascia lavora "alla periferia" la le sue esecuzione potrebbero, e ribadisco il "potrebbero" essere le più filologiche a noi pervenute. E sotto c'è un grande studio che lo porta ad eseguire anche Bottesini on un certo modo. Sero non si vinceranno tornei o concorsi vari, ma filologicamente potrebbe essere il più vicino a tutti.

Metto il giubottino antiproiettile  Wink

Ragazzi ma ragioniamo proprio partendo dalla storica incisione del Kousse di inizion secolo e pensiamo a due secoli prima. Mah...
  

vito liuzzi
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vitoliuzzi
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #2 - 30.06.2008 at 06:42:36
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La situazione nel panorama italiano dello Sciscia ha dell' incredibile. Magari qualcuno lascerebbe stare da parte la sua presenza su Double Bassist, che qualcuno, ignominiosamente, ha definito "giornale a pagamento". Ma non è cosi e se lo fosse stato il maestro de cuius non si sarebbe presentato alle miriadi di convention per la ISB e non avrebbe riportato sul loro magazine una così unanime decisione di una fra i maggiori interpreti al mondo. Questi sono fatti e non elucubrazioni di chi scrive, come la presidenza ad Hans Sturm. Allora, una caterva di Cd sicuramente originali e non ripetitivi di alcunchè (magari Koussevitky) ma rivisti sempre nell' ottica sciasciana che preferisce ampi cantabili dove ai pianisti cominciano a tremare i polsi. 
Chi ne sà di filologia, era quello il modo per attirare a se un pubblico che di contrabbasso non conosceva niente e che banchettava piacevolmente nella platea. 
Ma non è bastato. La critica interna del suo di Paese, l' Italia, lo ha sempre giudicato fuori da schemi prestabiliti e come tale non gli ha mai fornito la possibilità di presenziare ad avvenimenti importanti forse perchè personaggio scomodo. Eppure non possiamo dimenticare l' Adagio Melanconico ed Appassionato dove il MAestro respira con la musica. Virtuosismo. Qualcuno lo accusa di non essere portatore di quel sano "virtuosismo" che fa capo ad altre Scuole ma che di filologia ha poco a che vedere. Neanche Crotti si è avvisto di cotanza mancanza nel suo bel testo per i conservatori di musica, ed allora c'è sotto qualcosa che l' umana conoscenza non può comprendere. Si accusa Contrabbasso Italiano di essere un NaziParti e lo accettiamo nella sua più assurda e vacua follia. Ma forse il vero è proprio "nazism" è insito in altre cellule impazzite di questo mondo contrabbassistico che procede proprio come il "crab" di Rabbath. 
E pensare che noi tutti dovremmo metterci a confronto con ragazzi d' oltralpe e non solo che stanno facendo molto meglio di noi. Se non c'è sinergie di forze la nostra Scuole o Scuole perderanno il prestigio che le ha sempre connaturate e distinte.

Ma parliamo di Contrabbasso che forse è meglio Wink

Ciao Stefano, io ed il Grillo ti siamo vicini ... non avndo altri punti punti di riferimento  Wink

Vito Liuzzi
  

vito liuzzi
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Alverman
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #3 - 30.06.2008 at 09:14:06
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[quote author=vitoliuzzi link=1214283129/0#0 date=1214283128]STEFANO SCIASCIA esegue forse la versione più filologica di bach.

...forse è il caso di chiarire bene cosa si vuole dire con questa affermazione...
  

Saluti,&&Alverman
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vitoliuzzi
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #4 - 30.06.2008 at 09:22:57
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Ciao Alverman.
Io parto dal presupposto che di filologico oggi non vi possa essere nulla. Troppe cose sono cambiate specie nella nostra testa e nei nostri strumenti. Tutti eseguono Bach a ritmi metronomici ben stabili o prestabili e guai a chi li tocca. Ma leggevo da qualche parte che questi brani " a solo" dovevano essere eseguiti nella pienezza della libertà dell' esecutore senza badare troppo ai tempi ma con una filologia legata al bello artistico. Così pure la nostra Suite per contrabbasso. Il "bello artistico" ma cosa è!!! E' la capacità di sentire i cambi di modulazione, il "bello in sè" che vuole si un tempo prestabilito ma i cui rubati e fugati possono prendere il sopravvento. Certo un' esecuzione metronomica di Bach va bene in fase di studio ma non in quella esecutiva.

Vito
  

vito liuzzi
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #5 - 30.06.2008 at 09:29:02
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Caro Vito, se si parla di filologia è un conto, se si parla di libertà di esecuzione è un altro...
Per me eseguire Bach (le suite per vc. solo) in maniera filologica significa eseguirle su un violoncello senza puntale, con corde di budello, con l'arco a crini liberi e con un certa articolazione (la suite n. 6 merita un discorso a parte).
Se si parla di libertà si esecuzione su qualsiasi altro strumento diverso da quello al quale erano destinate non metto parola...fate come volete, ma non si parli di filologia.
  

Saluti,&&Alverman
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vitoliuzzi
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #6 - 30.06.2008 at 10:03:58
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Lasciando la viola pomposa della 6, allora tutti i violoncellisti solo filo Illogici , no... Smiley

E noi contrabbassisti, tanto che ce frega delle suite (tutte realizzate da vergogna anche quelle dell' amico Gary Karr), dopo aver sentito Koussevitzky possiamo parlare di filologia a di miglioramenti tecnici-musicali??' Se suoni alla Kousse ti ridono dietro e ti sbattono fuori da qualsiasi concorso. Fino a che punto è giusto ciò che ci sembra giusto e non-giusto ciò che ci appare fuori tema. Basta tenere l' arco alla Roelosfsen che però così esegue brani del 900 (trascrizioni).

Secondo me siamo messi molkto male ...o no??? Undecided Undecided
  

vito liuzzi
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Alverman
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #7 - 30.06.2008 at 10:34:24
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Ribadisco...tutti possono suonare tutto magnificamente ecc. ecc. e tanto di cappello alla bravura tecnica di G. Karr & Co. ma parlare di esecuzioni filologiche è un'altra cosa. Se vuoi sentire le suites suonate magnificamente sul contrabbasso rivolgiti a Karr & Co.; se vuoi sentire le suite di Bach per violoncello eseguite in maniera filologica rivolgiti ai violoncellisti che hanno studiato la prassi antica sui trattati dell'epoca.
  

Saluti,&&Alverman
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Fernando Grillo
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #8 - 30.06.2008 at 11:27:17
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ON ossia ONORE!
Quando sento nominare Stefano Sciascia, mi si apre il cuore ... come una scia che riverbera all'infinito. 
Che Signore! Ama "il Bello, l'Arte e la Bontà".

Con il Maestro, il nostro sfortunato strumento rientra nella famiglia degli strumenti ad arco, dalla porta di servizio in ossequio all'umiltà del nostro grande interprete, riconquistando dignità e vibratile amorevolezza. 
L’arco, principe dell’azione strumentale, osservato con l'occhio destro, annulla in Lui e in modo definitivo, il vanaglorioso imitare il violino dei “virtuosi” di questo nostro sfortunato (repetita) strumento, ben evidenziato dal nostro Boogie, nel tempo che fhù, con quel “oddio! … l’armonico!”. 
Il prudente ricorso alla filologia del nostro amato Maestro Vito, ultimo e forse vano tentativo d’invito al ravvedimento per il velocipedico che ci annoia con le sue insulse acrobazie è, come sempre, encomiabile.
Servirsi della mano sinistra per "velocizzare", in luogo del piede, alterando il decorso naturale del tempo scandito dall'attacco del suono, è atto fortemente riprovevole ed evasivo della problematica del linguaggio babelico, falsamente giustificato a motivo dell’ampiezza del “diapason” e, ancor più mistificatorio e temerario in quanto costringe schiere di onesti studiosi di questo strumento ad arco, e penso ora a ciccio e Claudio, Mr. Aosta … creature innocenti, a cimentarsi in una competizione da animali veloci e, parafrasando Camille Saint-Saëns nella sua zoologica Suite « Le Carnaval des animaux », quando ricordava i pianisti, mentre sull’intestazione - in ALTO - di nbb records appare, dello stesso autore, altro animale. (Indovinala grillo .. Qual è?,.;:C    a    m    p    u    s   .  Presidente del MORISAMOCI: che ci … Lei potrà intervenire dopo. Prego!). Appellarsi quindi alla filologia, all’impellenza del linguaggio dei suoni, è un richiamo benevolo, saggio e non riprovevole; ma siccome Vito non è mio gemello ma semplice fratello, mi rammento un mio intervento, poco benevolo e ancor meno indulgente, quando, in una Giuria di un Concorso per contrabbasso (che palle!) si presentò un esecutore Cubano, che aveva studiato a Mosca (altri tempi), che eseguì in modo tecniquàmente ineccepibile un concerto per contrabbasso ad una velocità d’esecuzione impressionante, da iperrrbrivido vitiano; io, invidioso oltremisura, come una bestia, di quella suberba mano sinistra, distolsi addirittura l’occhio mio destro dal di lui suo arco!, meditando vendetta, atroce vendetta; poiché il punteggio era da 1 a 1 0, gli assegnai lo 0 (dicasizero). Gli altri “membri” della Giuria un po’ stupefatti mi chieser0: Ma Maestr0 Fernand0, perché 0?
Risposi: Per la presenza. 

Questo lo dico agl’innocenti: prima di recarvi in un concorso, assicuratevi che io sia in giuria, se ci sono non avete nulla da temere, rilassativi.

Non posso firmarmi. 

OPs
Nel secolo scorso e qui di nuovo interviene C    a    m    p    u    s   .  Presidente del MORISAMOCI (Movimento per la Rianimazione e il Salvataggio di quel che rimane del Monocolo del Contrabbassista Italiano, con: NOI, dei Valori MORISAMOCI l'abbiamo già decrippitato, dell'italia! Il Presidente. Dicevo, anche se non c’entra molto, durante un concorso del “PREMIO VALENTINO BUCCHI” tenni una piccola Conferenza, si fa♯ o♭per dire, imponendomi il tema: "Estetica del movimento e virtualità del suono". Riporto qui, di seguito, ii piccolo pensiero paleolitico:
Affronterò, per intanto, solo un aspetto della virtualità del suono: non è assolutamente vero che la qualità di una musica risieda e si esprima principalmente attraverso la sua altezza, considerata quale parametro fisico del suono. In particolare sono assolutamente contrario all’idea, purtroppo sostenuta da diversi esecutori, che si alteri il registro normale del contrabbasso per raggiungere vette “virtuosistiche”. La qualità di questo strumento, infatti, non risiede nell’oppurtunità di straordinario virtuosismo, conseguenza inevitabile dell’articolazione della mano sinistra lungo l’ampiezza della tastiera, ma va sostenuta, piuttosto, attraverso una semplice osservanza: fondare il “modus operandi” sulla condotta dell’arco e rimanere nel registro dello strumento. 
Muovendo da quest’assunto ho prodotto, così, una nuova letteratura nella quale l’attacco del suono per valorizzare la ricchezza timbrica e il considerare gli armonici come uno spettro sonoro del registro dello strumento, divengono rilevanti nel procedimento compositivo. 
Non mi sono appropriato dei suoni armonici per farne del virtuosismo, ma piuttosto li ho considerati in relazione ad alcuni prodigiosi aspetti desunti della tradizione pitagorica del filosofo di Samo. In questa il numero 1 è l’inizio, per così dire, il suono fondamentale, e già il ricavare il numero 2 (il secondo armonico) da una corda vibrante è un atto di grande coscienza, una scelta estetica, filosofica, evolutiva…
Utilizzare il contrabbasso per renderlo simile ad un violino mediante l’utilizzo dei suoni armonici è per me una modalità aberrante e da evitare, visto che non è un violino. 
Il virtuosismo, infatti, non è riferibile ad uno strumento che bisogna imitare, ma, semmai, è coscienza di sé …
” Continua, ma termino, perché mi sono annoiato.

  
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proudhon_bakunin
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #9 - 03.07.2008 at 21:42:18
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Riporto in auge questo topico che mi sembra interessante, anche o forse soprattutto per il mirabile intervento del maestro Grillo (complimenti).

Del problema nominologico: io non sono certo un sostenitore della filologia in musica ma comprendo che chi abbia fatto di questa disciplina la propria cifra stilistica possa sentirsi infastidito e/o imbarazzato dell'aggettivo "filologico" usato per descrivere solo una parte della ricerca che la filologia persegue. Mi permetto di consigliare di utilizzare una perifrasi (da concordarsi) per denominare il concetto a cui Vito faceva riferimento in modo da poter agevolmente godere dell'interessante apporto che alverman ed altri potrebbero dare alla discussione.

Dell'esecuzione in oggetto: Non discuto la grande maestria del maestro (scusate, attimo di ilarità lessicale Grin), e sarebbe un sogno anche solo essere in grado di riportare il discorso tutto teorico che mi aggingo a fare sul mio contrabbasso, ma a mio gusto non applicherei i fugati ed i rubatiti a cui accennava vito a questa (in particolare) e ad altre composizioni di Bach in quanto mi paiono talmente ben congegnate da rubargli (insieme al tempo metronomico) anche un po del loro fascino. Mi piace molto invece la scelta di non staccare tempi da infarto!
Altro discorso andrebbe, credo, fatto sul Concerto di Koussewitzky del quale peraltro abbiamo un documento molto importante  a cui fare riferimento. Su questo il mio gusto non avrebbe alcun problema ad accettare variazioni di tempo, portamenti ed altre diavolerie.

Forse non ero all'altezza per avventurarmi in tali disquisizioni ma confido nella vostra benevolenza.

Ciao
Daniele

PS per il maestro Grillo: Ora attendiamo con ansia la pubblicazione della sua agenda in qualità di membro di giuria! Quasi quasi comincio a studiare per tentare qualche concorso, qualora avesse la compiacenza di attendermi almeno un paio di anni!
  
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vitoliuzzi
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Re: BACH ESEGUITO DA stefano sciascia
Reply #10 - 04.07.2008 at 15:56:50
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No Daniele, non fare ancora concorsi se con conosci il presidente di Giuria. Attento. Te lo dico per esperienza quando andai ad un importante concorso dove in giuria c' era oltre al Petracchi anche il mio amato Tom Martin, decisi di suonare il Capriccio di Bravura seguendo le indicazione del Martin. Non lo avessi mai fatto, si aprii una diatriba tale fra il Petra e il buon Tom che come risultato finale mi portò a giungere all' ultimo posto del Bottesini mi pare del 92. Allora mi chiesi ma se avevo vinto in Inghilterra il Yamaha e 2000 sterline , adesso credo non si tenga più, e preparando dodici brani, con Tom mi pare presidente, come è possibile che poi arrivai ultimo o da quelle parti. Questioni filologiche, anche. Ma più che altro questioni "interpretative" che ad alcuni fanno comodo ad altri no, ti considerano uno smanettatore. Allora, visto che in campo filologico contrabbassistico c'è poco da fare, insomma l' importante è suonare bene con la giuria giusta, non vi ho più dato grande affidabilità se non dopo aver ascoltato il Kusse. Altri tempi, direte voi ... ed i Tempi ancora precedenti, da un punto di vista temporale e non musicale come dovevano essere per il contrabbasso con questi cordoni in budello raggomitolato e del cromo solo sulla terza e quarta. Come potevano tenere dei tempi musicali che oggi sembrano più il risultato di un' accellerazione di Schumacher o di un volo dall' Empire? Insomma anche quando il bravissimo pino esegue il secondo tempo della Sonnambula a velocità incredibile (solo lui ci riesce) in che campo siamo, nella fase interpretativa "aggiornata" in quella filologica "retò" o in un mare di nefadezze ove tutti trovano il tempo per dire la loro.

Ecco perchè amo (filosoficamente) Stefano Sciascia che da tutti e dico Tutti viene snobbato per questo suo modo di interpretare. Troppo libero? Troppo snobbistico per gli altri? Quando mai un Bottesini sarà vinto da un suo allievo pur bravissimo, MAI!!!.

Insomma diamoci delle linee univoche soprattutto noi contrabbassisti, poichè negli altri archi ci sono molti testi ed articoli di giornale che spesso aiutano. Ma se non riusciamo ancora a capire come tirare l' arco: alla Bottesini, All' Italiana (Petracchi) , alla Tedesca, alla Roelofsen che sa più di Barocco, alla Vito ... no meglio di no ... tutta potenza e niente sostanza.

Filologia interpretativa, forse così ce ne usciamo??? Ma in pratica, quando suoniamo????  Cool Cool
  

vito liuzzi
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