Bravo Giorgio ... non giacare così c'è uno in meno ed ho possibilità di farmi un bel Alexandria della Polmann anche da 20.euro, un paio di archetti di Lucchi oltre 4.000. Ma forse anche due di Slaviero. Ti faccio sapere
Ah se ci fosse Paola!
Matteo, Caimmi si faceva costruire archetti da Arturo Fracassi anche oltre i 16o grammi ed oggi c'è qualcuno in Europa che su richiesta ne costruisce fino a grammi 300, ritenendo che questo peso sia l' ideale per ottenere una maggiore potenza sonora. Rabbath usa archi da 135 e come sempre detto delle corde iper sottili della Corelli che, con una tastiera lavorata in modo incredibile gli permette anche di tenere le corde veramente a 3 mm. (detto fra noi, è il modo migliore per andare a suonare al ponte ed avere quel tipico effetto "alla Rabbath" che chi lo ha sentito ha subito i mente ... sforzo di pressione praticamente zero).
Il problema non è tanto il peso quanto il bilanciamento dell' arco e la qualità del legno usato. Lo sappiamo tutti. Il frog può essere anche in piombo perchè nessuna prova scientificamente valida ne ha dimostrato la maggiore o minore potenza sonora a leconda del legno utilizzato. Serve molto più a creare un corretto bilanciamento o variarlo a seconda di chi lo suona, oppure a creare una migliore presa, cose dette da Lucchi mi pare. Del resto nei primi archi barocchi tedeschi aveva un senso avere un certo tipo di frog ma in quelli alla francese un pò meno, visto che la presa è molto più avanzata. Poi mi pare che sul sito del maestro Ettorre si può vedere un duo credo con violino dove lui suona con arco barocco probabilmente solo in legno serpente (devo chiedere per curiosita), con la giusta presa ed un suono veramente più cupo e sordo, ma bello. Usato però su corde in acciaio o alluminio, non lo sò cosa usi il Maestro. Chissà sul budello nudo quale tipo di suono poteva avere.
E' risaputo anche che il pernambuco (una o due "c"!!") molto poroso e con le fibre belle larghe, produce un suono qualitativamente più ricco di armoniche e che viaggia nell' etere molto velocemente, penso sui 6000 m/s. L' Arcus sostiene che i loro archi in fibra forniscono una sonorità che viaggia a 7000 m/s (boh, sarà vero?).
Ecco perchè archi in pernambuco poco poroso e con qualche venatura sfasata che non lascia scorrere le diverse frequenze sonore dal tallone alla punta possono valere anche 200.oo/300 euro e venduti a molto di più. O ti fidi dell' archettaio o te li provi con calma e decidi tu. La Arcus invece, produce il loro anche con lo stesso ed identico materiale mischiato ad altre polveri, variandone alcuni parametri. Alla fine li testano insieme. Se dai loro test ritengono che il primo abbia un suono migliore e più veloce nella percezione (mi ricordo che c'è un programma apposito) rispetto ad un ipotetico secondo, il primo lo chiamano Sinfonia a 1.600 euro, il secondo lo definiscono Concerto venduto mi pare sui duemila e passa euro. Oppure c'è il modello ancora più scadente a meno di 1600 euro (Gary Karr è uno dei testimonial, ne dice delle bellissime cose ma quando lo sento non si ricordava neanche il nome e non lo usa mai ... mentre Daniel Nix credo di si).
Il peso maggiore ti potrebbe fornire una sensazione di suono molto più dolce, come nei Fracassi pesanti, più potente. Ma si tratta di un suono che rimane sul posto, cioè è una percezione che a distanza si perde. Ci sono sempre le eccezioni, ma io che usato due Fracassi pesanti li ho rivenduti sia per questo motivo sia perchè se vuoi fare balzati i bicordi in Koussevitzky Concerto te li puoi solo segnare.
Ah, dimenticavo! Il cd-rom di Lucchi sull' arco che a mio tempo pagai una marea di soldi, adesso viene venduto da Bonacchi (non sò se lo avete notato) a meno di 15.oo Euro. Incredibile. Ma è un Cd di una bellezza infinita, come dico io. C'è praticamente tutto. HR, imho.
Vabbèè ... fra poco me ne vado a Scuola.
Ciao a tutti