Normal Topic problema cambio corde (Read 6492 times)
esteta.del.grave
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problema cambio corde
14.01.2009 at 16:57:17
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Ciao a tutti..Ho cambiato le corde da una settimana.. Ho montato delle flexocore.Rispetto alle obligato che avevo prima,queste sul mio strumento hanno molta piu tensione..e sento anzi ne sono sicuro che le note "si sono come spostate" sulla tastiera,per cui chi ci rimette è la mia intonazione..mi domandavo:è normale questo periodo di rosicate del post cambio o devo fare una ricerca accurata magari aiutandomi con gli occhi per prendere punti di riferimento visivi?..
  
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vitoliuzzi
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Re: problema cambio corde
Reply #1 - 14.01.2009 at 18:09:07
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Secondo me, Matteo, ci può essere stato un problema di questo tipo. E' un' ipotesi. Non sò come cambi le corde ma devi tener conto di un fatto e cioè che durante il montaggio le corde si devono mantenere sempre in tensione altrimenti il ponticello, nella parte alta, rischia di piegarsi in direzione del manico, quindi si incurva anche di pochi millimetri ed ovviamente hai la sensazione che le posizioni si siano spostate di conseguenza. Se è successo questo, e quindi un' inclinazione eccessiva del ponte, ovviamente anche le posizioni tendono a variare di pochissimo, ma cambiano. Ora, la persona esperta, qualora dovesse succedere questo, in realtà non nota minimamente alcuna differenza poichè si adatta molto velocemente a questo spostamento veramente infinitesimale. Infatti ci sono alcuni contrabassisti che riescono facilmente ad adattarsi al cambiamento di diapason da un 108 a un 106 o 104. Altri hanno grandi difficoltà. Per questo motivo non si deve mai acquistare un contrabbasso qualsiasi se una persona più esperta non ti indica quale sia il diapason migliore in relazione alla grandezza e lunghezza delle tue dita. Ciò, tuttavia, non vuol dire che ci sono delle misure precise per ogni mano, poichè una mano relativamente piccola potrebbe tranquillamente abituarsi anche ad un 110 di diapason, ma avrebbe difficoltà nell' esecuzione delle ottave, visto che non sarebbe in grado di intonarle bene se non spostando le dita. Mentre le ottave sul manico si dovrebbero prendere con indice e mignlo sempre pigiati sulla tastiera.
Io ho sempre consigliato di studiare anche al buio più totale, poichè in questo modo tu non abbia dei riferimenti visivi ma solo acustici. Insomma esegui le scale ed arpeggi, ad esempio al buio dopo averle memorizzate e mentalmente te le canti. Nota ad esempio il modo di suonare del maestro Ettore. Lui non quarda mai la tastiera quando suona esattamente come Gary Karr od altri. Sono doti naturali che solo i grandi interpreti hanno. Ma non credo che il maestro Ettorre abbia mai studiato al buio! E' una questione di particolare attitudine.
Ma ci sono altri solisti che addirittura segnano con dei puntini anche sul manico o i famosi tre segnetti al capotasto. Ma secondo me i segnetti servono solo a dare sicurezza e non certo a prendere le note ben intonate, altresì non è detto che uno che suoni con i segni sia meno bravo di colui che non li utilizza. Proprio perchè parliamo di strumenti non temperati.

Allora, ritengo che adesso tu non debba fare nulla se non abituarti a questa nuova situazione che poi non ha compromesso a mio avviso la tua intonazione. Se fai molta tecnica pura, il cervello si abitua molto più velocemente a spostamenti millesimali che ti assicuro non hanno alcun effetto sulla qualità dell' intonazione.

Tutti i contrabbassisti suonano stonando le note. E scientificamente impossibile prendere una nota esattamente alla frequenza corrispondente. Basta provare con un accordatore che lasci accesso sul leggìo. Vedrai che anche studiando dieci ore al giorno quello ti dirà sempre che la nota non è ben centrata. Ecco perchè è importante studiare bene prima senza assolutamente utilizzare il vibtato. Quest' ultimo essendo una stonatura naturale e voluta, se alla base non ha una tecnica consolidata ti porterà sempre a suonare stonacchiato. Infatti è molto più difficile eseguire un concerto accompagnati da un pianoforte (che è uno strumento ben temperato)  rispetto a quando si suona con un' orchestra, anche di soli archi. In quest' ultimo caso è come se le stonature di tutti si uniformassero e l' effetto finale è migliore. Tuttavia, oggi, in sala di incisione, a parte ripetere più volte un passaggio che non esce, è possibile correggere la SINGOLA NOTA stonacchiata utilizzando programmi tipo il Melodyne. Puoi addirittura modificare la lunghezza della nota ed avere tanti altri tools a disposizione. Ma non bisogna esagerare poichè quando porti poche note che risultano non in linea con la frequenza, le si aggiustano con questi programmi, ma quando trattasi di molte note conviene ritirarsi e tornare a studiare, poichè con il pitch sistemato dal computer il timbro diventa meno versatile e l' intera registrazione del contrabbasso si sente come appiattita. E' molto facile percepire quando sono stati utilizzati di questo genere e quando magari sono usati in minima parte, o quando magari non sono stati utilizzati affatto. Se il Petracchi sostiene che il vero solista si sente dal vivo non ha torto, ma è un grandissimo peccato che lui  ci abbia lasciato poche incisioni da tramandare nella storia dei secoli a venire, vista la conoscenza di un vastissimo repertorio. Allora uno scrittore non dovrebbe scrivere! E' chiaro che un libro esce dopo solo un' attenta rivalutazione del tutto a livello sintattico,analisi logica ecc., ma quello scrittore magari dal vivo potrebbe parlare in maniera scorretta.Ciò non toglierebbe nulla alla sua grandezza artistica.
Matteo, secondo me hai fatto un errore, comunque. Mentre stavi mandando in tensione le singole corde non hai tenuto contemporaneamente bloccato il ponticello col pollice nella parte alta e centrale, causandone così un lieve spostamento. Ma ti assicuro che adesso non devi fare assolutamente niente anche perchè il ponticello in relazione alla temperatura ed umidità tende sempre a spostarsi.
E poi magari non hai messo della grafite con la matita nè sugli appoggi delle corde al ponte e nnè al capotasto superiore. Secondo
me dovresti solo studiare.
  

vito liuzzi
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Re: problema cambio corde
Reply #2 - 15.01.2009 at 12:25:54
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QUOTO:Tuttavia, oggi, in sala di incisione, a parte ripetere più volte un passaggio che non esce, è possibile correggere la SINGOLA NOTA stonacchiata utilizzando programmi tipo il Melodyne. Puoi addirittura modificare la lunghezza della nota ed avere tanti altri tools a disposizione. Ma non bisogna esagerare poichè quando porti poche note che risultano non in linea con la frequenza, le si aggiustano con questi programmi, ma quando trattasi di molte note conviene ritirarsi e tornare a studiare, poichè con il pitch sistemato dal computer il timbro diventa meno versatile e l' intera registrazione del contrabbasso si sente come appiattita. ...

Sono assolutamente contrario a questa pratica di correggere una registrazione. Mi dà l'idea di barare col risultato che --come dici tu citando Petracchi - a una registrazione buona (ma aggiustata) non corrisponde poi equivalente abilità dal vivo; e questo è controproducente per lo stesso contrabbassista.

In circostanze critiche, riascoltando una propria registrazione, bisogna essere onesti con se stessi e scegliere:
- lasciare l'imperfezione, preservando anche la spontaneità
- eliminare la take

giorgio
  
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Re: problema cambio corde
Reply #3 - 15.01.2009 at 12:36:05
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Ciao Giorgio, purtroppo questa pratica in studio di registrazione è divenuta una costante, almeno in alcuni generi musicali, dai quali la classica, spero ardentemente ne sia fuori!!!! Ti dirò, .... anzi non ti dirò per non farti scandalizzare ma si fanno cose anche più abominevoli!!!!!
Ciao
Giann
  
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dinibass
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Re: problema cambio corde
Reply #4 - 15.01.2009 at 21:42:14
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carissimo, non ne dubito.

ormai nulla più riesce a stupirmi....

ciao!
  
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vitoliuzzi
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Re: problema cambio corde
Reply #5 - 16.01.2009 at 09:55:44
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OT

Esperienza personale con la Sony!

Il risultato finale è stato assolutamente grandioso. Ma ogni tre battute
si rifaceva tutto a pezzetti alla volta. Alla fine il risultato eccezionale che ne è uscito era un assemblato di pezzettini messi insieme.
All' orecchio umano uno non si accorge di niente.
  

vito liuzzi
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Re: problema cambio corde
Reply #6 - 16.01.2009 at 19:55:57
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CIAO ESTETA ,

quoto quello che dice vito e aggiungo che hai sbagliato dovei metterci  almeno due settimane per portare le corde all giusta accordatura !!!!

poi c'è un secondo problema che nessuno ti ha menzionato :

SEI PASSATO DA UNA CORDA SINTETICA AD UNA DI METALLO !!!

due tipi diversi di corde due tipi di suoni diversi !!!!

il mio consiglio  è :ASPETTA ALMENO 3 MESI FINO A CHE LA CORDA PERDA IL SUONO BRILLANTE TIPICO DELLE CORDE NUOVE STUDIANDO ,TI DEVI RIFARE L'ORECCHIO E FORSE LA TECNICA:  DEVI TROVARE UN TUO SUONO ! 
 
per curiosità quanto e lungo il diapason del tuo strumento e che tipo di fondo ha ?

ciao Matteo
  
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dinibass
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Re: problema cambio corde
Reply #7 - 17.01.2009 at 14:49:42
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vitoliuzzi wrote on 16.01.2009 at 09:55:44:
OT

Esperienza personale con la Sony!

Il risultato finale è stato assolutamente grandioso. Ma ogni tre battute
si rifaceva tutto a pezzetti alla volta. Alla fine il risultato eccezionale che ne è uscito era un assemblato di pezzettini messi insieme.
All' orecchio umano uno non si accorge di niente.


E' innegabile che il risultato finale conta tantissimo - e per i tecnici audio di case come la Sony immagino sia la priorità.
Certamente ci sono tecnici audio capacissimi e in grado di 'scegliere' il meglio (nota per nota) da ogni take e poi assemblare il tutto, regolando anche a loro gusto le dinamiche e i timbri. Molti di costoro hanno capacità tecnica ed estetica per farlo, ma quanto ciò è giusto?
Voglio almeno sperare che il musicista venga coinvolto nelle 'scelte'.

Resto della mia idea, anche se comprendo tutte le logiche dietro a certe pratiche.
  
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