Secondo me, Matteo, ci può essere stato un problema di questo tipo. E' un' ipotesi. Non sò come cambi le corde ma devi tener conto di un fatto e cioè che durante il montaggio le corde si devono mantenere sempre in tensione altrimenti il ponticello, nella parte alta, rischia di piegarsi in direzione del manico, quindi si incurva anche di pochi millimetri ed ovviamente hai la sensazione che le posizioni si siano spostate di conseguenza. Se è successo questo, e quindi un' inclinazione eccessiva del ponte, ovviamente anche le posizioni tendono a variare di pochissimo, ma cambiano. Ora, la persona esperta, qualora dovesse succedere questo, in realtà non nota minimamente alcuna differenza poichè si adatta molto velocemente a questo spostamento veramente infinitesimale. Infatti ci sono alcuni contrabassisti che riescono facilmente ad adattarsi al cambiamento di diapason da un 108 a un 106 o 104. Altri hanno grandi difficoltà. Per questo motivo non si deve mai acquistare un contrabbasso qualsiasi se una persona più esperta non ti indica quale sia il diapason migliore in relazione alla grandezza e lunghezza delle tue dita. Ciò, tuttavia, non vuol dire che ci sono delle misure precise per ogni mano, poichè una mano relativamente piccola potrebbe tranquillamente abituarsi anche ad un 110 di diapason, ma avrebbe difficoltà nell' esecuzione delle ottave, visto che non sarebbe in grado di intonarle bene se non spostando le dita. Mentre le ottave sul manico si dovrebbero prendere con indice e mignlo sempre pigiati sulla tastiera. Io ho sempre consigliato di studiare anche al buio più totale, poichè in questo modo tu non abbia dei riferimenti visivi ma solo acustici. Insomma esegui le scale ed arpeggi, ad esempio al buio dopo averle memorizzate e mentalmente te le canti. Nota ad esempio il modo di suonare del maestro Ettore. Lui non quarda mai la tastiera quando suona esattamente come Gary Karr od altri. Sono doti naturali che solo i grandi interpreti hanno. Ma non credo che il maestro Ettorre abbia mai studiato al buio! E' una questione di particolare attitudine. Ma ci sono altri solisti che addirittura segnano con dei puntini anche sul manico o i famosi tre segnetti al capotasto. Ma secondo me i segnetti servono solo a dare sicurezza e non certo a prendere le note ben intonate, altresì non è detto che uno che suoni con i segni sia meno bravo di colui che non li utilizza. Proprio perchè parliamo di strumenti non temperati. Allora, ritengo che adesso tu non debba fare nulla se non abituarti a questa nuova situazione che poi non ha compromesso a mio avviso la tua intonazione. Se fai molta tecnica pura, il cervello si abitua molto più velocemente a spostamenti millesimali che ti assicuro non hanno alcun effetto sulla qualità dell' intonazione. Tutti i contrabbassisti suonano stonando le note. E scientificamente impossibile prendere una nota esattamente alla frequenza corrispondente. Basta provare con un accordatore che lasci accesso sul leggìo. Vedrai che anche studiando dieci ore al giorno quello ti dirà sempre che la nota non è ben centrata. Ecco perchè è importante studiare bene prima senza assolutamente utilizzare il vibtato. Quest' ultimo essendo una stonatura naturale e voluta, se alla base non ha una tecnica consolidata ti porterà sempre a suonare stonacchiato. Infatti è molto più difficile eseguire un concerto accompagnati da un pianoforte (che è uno strumento ben temperato) rispetto a quando si suona con un' orchestra, anche di soli archi. In quest' ultimo caso è come se le stonature di tutti si uniformassero e l' effetto finale è migliore. Tuttavia, oggi, in sala di incisione, a parte ripetere più volte un passaggio che non esce, è possibile correggere la SINGOLA NOTA stonacchiata utilizzando programmi tipo il Melodyne. Puoi addirittura modificare la lunghezza della nota ed avere tanti altri tools a disposizione. Ma non bisogna esagerare poichè quando porti poche note che risultano non in linea con la frequenza, le si aggiustano con questi programmi, ma quando trattasi di molte note conviene ritirarsi e tornare a studiare, poichè con il pitch sistemato dal computer il timbro diventa meno versatile e l' intera registrazione del contrabbasso si sente come appiattita. E' molto facile percepire quando sono stati utilizzati di questo genere e quando magari sono usati in minima parte, o quando magari non sono stati utilizzati affatto. Se il Petracchi sostiene che il vero solista si sente dal vivo non ha torto, ma è un grandissimo peccato che lui ci abbia lasciato poche incisioni da tramandare nella storia dei secoli a venire, vista la conoscenza di un vastissimo repertorio. Allora uno scrittore non dovrebbe scrivere! E' chiaro che un libro esce dopo solo un' attenta rivalutazione del tutto a livello sintattico,analisi logica ecc., ma quello scrittore magari dal vivo potrebbe parlare in maniera scorretta.Ciò non toglierebbe nulla alla sua grandezza artistica. Matteo, secondo me hai fatto un errore, comunque. Mentre stavi mandando in tensione le singole corde non hai tenuto contemporaneamente bloccato il ponticello col pollice nella parte alta e centrale, causandone così un lieve spostamento. Ma ti assicuro che adesso non devi fare assolutamente niente anche perchè il ponticello in relazione alla temperatura ed umidità tende sempre a spostarsi. E poi magari non hai messo della grafite con la matita nè sugli appoggi delle corde al ponte e nnè al capotasto superiore. Secondo me dovresti solo studiare.
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