Fede_Rinhos wrote on 24.01.2009 at 11:33:41:
ciao a tutti, sono un violinista profano amante del contrabbasso. Sono iscritto già da tempo ma quando il forum è stato inattivo per un certo periodo sono mancato per un po'.
Volevo chiedervi un parere su un artista che ho scoperto di recente. Si chiama Catalin Rotaru, ho visto su Youtube dei video dove esegue delle trascrizioni del 24 di Paganini e del concerto per violoncello in do maggiore di Haydn. Per quel poco che capisco, mi sembra pazzesco riuscire a suonare intonato quel concerto sul contrabbasso con tale agilità e tale pulizia.
Mi sapete dire qualche dettaglio tecnico in piu' sull'esecutore in questione e cosa ne pensate?
grazie mille
Fede.
se proprio ti interessa Rotaru da tempo ha realizzato un bel Cd che parte della critica ha "criticato negativamente", un' altra parte invece è stata positivamente influenzata da questo suo lavoro.
Nelle trascrizioni che Rotaru ama tanto fare è logico che alla fine devi
apportare delle variazioni sulla parte originale per adattarlo sul contrabbasso. Molti sono contrari a questo tipo di comportamento, altri la vedono come la possibilità di ampliare le capacità tecniche sullo strumento che offre immense possibilità. Io non mi fido mai dei Cd perchè sono ritoccabili nota per nota specie nel pitch.
Nella registrazione del Capriccio di Paganini dal vivo Catalin ha detto che non è stata una grande esecuzione per una serie di imperfezioni, ma ha dimostrato, usufruendo di corde poste ad un' altezza irrisoria dalla tastiera ed avvalendosi di un ottimo strumento, le incredibili potenzialità del contrabbasso. In special modo la possibilità di lavorare su ottave prese in maniera molto arretrata e su tutte le corde dello strumento, oltre ad una seriè di jetè estremamente difficili da eseguire specie se fatti con l' impugnatura alla tedesca.
Personalmente non mi piacciono le trascrizioni da altro strumento e porate su di un contrabbasso in linea generale. Però se queste vengono realizzate al fine di ampliare ulteriormente ben vengano; in questo caso mi sembra di poter dire che il fine giustifichi i mezzi.