Caro Giann, Il dito pollice, come le altre dita, Le appartiene e può e (aggiungerei) deve compiere con lui tutti giochi, anche quelli più innocenti. Il pollice ha una funzione essenziale (nel caso del contrabbasso), sia quale sostegno dello strumento “al manico” che in quanto compartecipe di tutte le possibili articolazioni delle restanti quattro dita; a motivo di questo mi permetto di estendere il mio commento, che altrimenti sarebbe monco. L’importante, a mio avviso, è che l’unica falange del pollice, rispetto alle altre dita che ne hanno due, sia ben articolata (come probabilmente da lei rappresentato con la L, che contrasta fortemente con la posizione errata che potrei rappresentare con J, dove il pollice sarà costretto con il tempo a deformarsi sempre più, venendo meno la funzione prensile del polpastrello). Falange ben articolata, dicevo, sia in rapporto al 2 (medio) e 3 (anulare) dito, soprastanti nella posizione costante del pollice, che nella funzione di “duplice leva” con il 1 dito (indice) e con il 4 dito (mignolo) quando questi “premono” la corda. Aggiungo, quale mia estrema opinione, che la postura della mano sinistra ha la funzione precipua di assecondare, ben evidenziate e quindi funzionali, le due falangi del 4 dito (il mignolo: il dito minuscolo, più debole e il più sofferente nella prassi della perfetta individuazione della sua corretta posizione). Il 4 dito dovrà essere sempre ben articolato e, a tal fine, consiglio di orientarne l’inclinazione leggermente verso il basso e, cosa importante e fondamentale, consentirne sempre la sua presenza sulla corda, pronto alla funzione del “premere”. Per continuare, il 1 dito e la corda, in prima mezza posizione formano un angolo “ottuso”, mentre in quarta posizione, sempre il 1 dito e la corda. formano un angolo “retto” e in ottava posizione, ancora il 1 dito e la corda, formano un angolo “acuto”; avanzando progressivamente e con gradualità gli angoli nelle posizioni. Dovrà porsi, a mio avviso, massima attenzione affinchè le due falangi del 4 dito risultino, in ottava posizione, ben articolate! (Trattasi della posizione più difficile e controversa dell’intavolatura dello strumento!). Pratica: Per ottenere un buon risultato della posizione della mano sinistra, l’osservazione è semplice e riguarda l’indice, come di solito soggetto ad “indicare”: - Condurre la mano in alto (verso la testa), perfettamente rilassata ed in modo naturale, con l’indice rivolto in alto. Prima mezza posizione: il 1 dito e la corda formano un angolo “ottuso”. - Orientare la mano, perfettamente rilassata, verso il cuore, con l’indice orientato in modo orizzontale. Quarta posizione: il 1 dito e la corda formano un angolo “retto”. - Condurre e orientare la mano, perfettamente rilassata, verso il diaframma, con l’indice rivolto in basso. Ottava posizione: il 1 dito e la corda formano un angolo “acuto”. Nel contempo ogni posizione assunta richiede il totale rilassamento dell'avambraccio, quasi sospeso al I dito, con una lieve tensione in alto, a sostegno. Le nocche delle dita dovranno essere ugualmente ben evidenziate: esse sono il fulcro, per eccellenza, da dove si diparte e si sostiene l’articolazione e, in definitiva, devono essere rispettate le funzioni articolanti e prensili della mano, assecondando la natura che chiede rotondità (vedasi, tra gli altri, anche il nostro pianeta o il “globo crucifero” che svetta su ogni chiesa) come quando ci si appresta a prendere una mela! L’arto della mano, per esteso, è sinonimo del “fare” e, come non si dice, tra “il fare e il dare c’è di mezzo il mare!”. Fern
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