Per dirla tutta … per me è il DINI SOVRANAZIONALE, checchè ne pensi Lippi o Almunia (nel vecchio continente) con i suoi keuro, ma … boogie ha capito. Con più ( + ) d’amicizia f.g. ON Giorgio Dini mi ha ispirato, tra l’altro, un “passaggio” per un mio scritto: Il tentativo di simulare un continuum di ventre di vibrazione ad infinitum è per me da escludere e da evitare in quanto diseducativo. Esso è contro la natura del suono provocato che richiede la costante della fase del moto armonico e la controfase, direi, nel cambio di direzione dell’arcata. È da preferire, piuttosto e questo sì, sempre un “ben distinto” attacco del suono: quello in su se l’arcata è iniziata in giù o viceversa. Il "tremolo" sintetizza perfettamente questo concetto poiché all’ascolto risulta evidente lo “stretto” dell’alternanza degli “in giù” e degli “in su”, ossia degli attacchi del suono reiterati nella brevità del periodo d’articolazione. Ho avuto modo, recentemente, di ascoltare con immenso piacere questa modalità esecutiva mirabilmente e sapientemente attuata (tra le altre) al contrabbasso dall’interprete Giorgio Dini ("ONE MORE TIME”, Borah Bergman - piano, Giorgio Dini - contrabbasso) e, aggiungo, per la prima volta nella mia esperienza d’ascolto. Il risultato sul piano spirituale è stato illuminante”. Fernando Grillo OT Boogieman - Re: poelmann contrabbassi Risposta #20 - Oggi alle 09:32:10 la tastiera di grillo è piena di dieresi, non solo di armonici a Fernà scrivi pure una suite con le dieresi no? Buona è l’idea. Potrebbe essere: „Suite VI“ in ÄÖÜ Maggiore, für Kontrabaß. Grazie. (Attraverso un periodo d’eccesso di creatività, tremendo!; devo assolutamente recarmi da uno scienziato della U.S.L. per un controllo [o due] ). Ciao. Nota: USL, acronimo che incide in profondità sulla pelle del PIL (Prodotto interno lordo)
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