Ciao,
a me è capitato di suonare in un 'audiolibro', non si trattava di poesia ma di prosa dunque.

Identificammo e concordammo due tipi di interventi:
1- sottofondo al parlato (tipo colonna sonora...)
2- interludi tra un capoverso ed un altro.
E' altresì opportuno decidere con il lettore le durate indicative degli interventi considerando l'economia del tempo totale e bilanciarlo.

Poi occorre anche pensare a cosa suonare; si può scegliere un brano ben definito oppure optare per l'improvvisazione; in entrambi i casi dovrà essere il più possibile 'nel contesto', deve uscire un insieme omogeneo.
All'interno dell'intero programma ovviamente puoi avere sia interventi scritti che i provvisati, dipende da cosa tu proporrai all'autore.

Suggerisco che anche nel caso di interventi improvvisati venga scelto un canovaccio da seguire, in maniera da non lasciare troppo al caso.

Infine, non sarà male alternare arco a pizzicato e - se il contesto lo ammette - non escluderei l'ausilio dell'elettronica (qualche delay/riverbero etch).

g

neroantico wrote on 29.04.2009 at 09:36:12:



scappa, dammi retta.
queste sono le occasioni in cui incontri i pazzi, quelli veri

- poeti (e già qui...)
- vecchie babbione che ti tengono due ore sul fatto di quanto il contrabbasso sia bellissimo e il suono, la voce umana e bla bla blka e tu sai che quel Lab era calante
- a questi eventi immancabilmente incontrerai anche il CANTAUTORE, nella vita di ogni contrabbassista c'è almeno un CANTAUTORE, ovvero quello con i propri pezzi che non suona nessuno e magari sa pure poco di musica e devi stargli appresso (sto pezzo fa così, no, aspetta ora cambia fa così, senti che energia quest'accordo), vabbé, se ti pagano vai subito, se pagano parecchio mi offro anche come pianista

....effettivamente alla prossima presentazione del libro l'affluenza sarà (dovrebbe) maggiore , tanto da chiedere percentuali sulle consumazioni; c'è gente che ha capacità di muovere folle anche proponendo rotture di balle indicibili...poi lo sfigatone musicista (che pure ha studiato) si sente piangere miseria dai  gestori  perchè non gli si è insaccato il locale di belluino pubblico.

Quando sento la parola Cantautore metto istintivamente mano alla fondina...

Eroico!!! Neroantico! Proprio adesso vengo da una libreria, dove stasera un mio amico presenta il suo primo disco. Essendo il compositore ufficiale di tutte le musiche di Giobbe Covatta, lo stavo ringraziando a nome di tutta la categoria, sul fatto che per fortuna nel teatro e nella poesia si stanno sperimentando queste forme di contaminazioni musicali.
...... Se aspettavamo questi che organizzano Musical Finti, per far lavorare qualche musicista, stavamo freschi!!!!!! questo mese è la terza volta che faccio lavori teatrali-Musicali, devo dire che sono interessanti e piacevoli.
Però, quando tutta la responsabilità, della colonna sonora tocca ad un solo strumento e per giunta un contrabbasso ......................... a meno che non recitino "la vispa Teresa",  o sei il miglior contrabbassista del mondo (che non sta poi così lontano), si rischia di diventare banali o noiosi!! Non hai una ventina di amici, violinisti, violoncellisti, oboi, corni francesi ecc ecc??? gli offri una cena ...... pensa che figurone, aspettano un contrabbassista, si presenta un orchestra!!!! Altro che Gobbo di Notre Dame in Playback!!!!!!
Ciao
Giann
P.S. anche un quintetto andrebbe benissimo!

Ho fatto una cosa del genere anch'io, però si trattava di lavorare molto con l'improvvisazione, essendo le poesie piuttosto... "anomale". Però l'esperienza è stata a dir poco stimolante.