tranquillo Giann, ci sono cose più importanti nella vita ma ora che mi sovviene, tra le cose importanti c'è anche quella di evitare chi usa la vasellina a sproposito. Un vecchio proverbio cinese recita "Se il nemico riesce a prenderti alle spalle non agitarti, faresti il suo gioco". Il pensare verticale va bene per sviluppare le sigle di un brano che non conosci ma almeno al secondo giro devi mettere qualcos'altro, un frammento di scala, un cromatismo come raccordo alla nota iniziale della battuta seguente. Come vedi il pensare verticale è concatenato al pensiero orizzontale e entrambi sono legati alla sonorità della melodia. Ho detto volutamente "sonorità" e non tonalità perchè le note di quella tonalità (di quella scala tonale) ci stanno tutte ma alcune meglio di altre, altre ancora e preferibile non toccarle. E' il caso del quarto grado, da non enfatizzare perchè stonato rispetto alla scala ma può andar bene se usato di passaggio veloce. Un consiglio voglio dartelo anch'io, ammesso che non te l'abbiano già dato, tratta le note come se il loro nome fosse marginale, pensale per gradi. Questo è il sistema americano detto "DO mobile" e tutto ti risultuerà più facile. La nota DO è la tonica della scala di DO, cioè il primo grado, ma può essere il secondo grado della scala di RE e ancora il quinto grado della scala di SOL, il sesto grado della scala di MI. Con questo non dico che non devi conoscere i nomi delle note che compongono una data scala dico solo che il nome è di secondaria importanza rispetto al grado. Il beneficio di questa tecnica potrai valutarlo al momento di una improvvisazione, in quel contesto sarà un assurdo pensare al nome di tutte le note. Una riprova è il classico giro armonico del jazz "II-V-I", ti può capitare in tutte le tonalità, ma tu devi pensare solo una nota quella di partenza che è poi quella della tonalità, in questo caso DO e ti verrà spontaneo suonare RE-SOL-DO uguale a "II-V-I". Cosi pure nell'altro caso "I-VI-II-V" ti verrà spontaneo suonare DO-LA-RE-SOL, ma il bello è che in entrambi i casi hai pensato una sola nota, quella di partenza. E non è poco, mentre si suona si ha sempre poco tempo per pensare ed è meglio quindi schematizzare per gradi, e la tecnica del DO mobile schematizza.... eccome se schematizza. Ciao Giann, buono studio, peccato che io non abiti a Roma avremmo potuto studiare assieme. vic
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