Ciao,
se ho ben capito suoni i modi relativi ai sette gradi della scala maggiore, per ogni tonalità.
Se segui il circolo delle quinte riesci, se invece ti trovi a dover suonare, ad esempio, un frigia di Lab, di colpo, subito, non sai che gradini pigliare.
Se è così potresti:
a) Memorizzare la sonorità di ognuno dei sette modi e farti guidare esclusivamente dall'orecchio... Sentire la distanza tra la nota che suonerai e la precedente, oppure la fondamentale.
b) Memorizzare ognuno dei sette modi come successione ben definita di salti di semitono o tono.
c) Memorizzare le differenze tra gli intervalli, ad esempio, che compongono i modi maggiori con la ionica (la Maggiore), e i modi minori con la eolica (la Minore naturale).
d) Memorizzare sulla tastiera la geometria di ogni modo e riprodurla secondo necessità.
e) Memorizzare.....
Io, anche a seguito di un orecchio non molto fino, uso un mix tra c) e d)...
... cerco comunque di evitare i contesti nei quali sia richiesto di suonare, ad esempio, una frigia di Lab, di colpo, subito... Se tale scala dovesse servirmi, spero di no, allora il suo uso sarebbe premeditato e segretamente preparato...
Per ora uso poche scale, e cerco di non aggiungerne di nuove, poichè stando a quando ho potuto evincere dai suggerimenti dei Maestri che hanno avuto ed hanno la pazienza di cercare di guidarmi lungo l'arduo cammino, e del noto Maestro Trebbi di cui ho letto alcuni interessanti scritti, è utile creare associazioni tra scala (o intervalli, progressioni... musica) e gli effetti che scaturisce sulla nostra sfera emotiva.
Mi soffermo molto su una scala, soprattutto quella dei tre piani di casa, che conosco meglio delle altre per le evidenti reazioni emotive che spesso suscita, soprattutto quando percorsa con il contrabbasso appresso.
Comunque ad ognuno la sua strada (ehm.. scala !?), buona percorrenza...
Ciao,
Ezio.