Sabato scorso, a Roma è stato organizzato questo evento.
Spronato dalla moglie, abbiamo deciso di andare a sentire qualcosa che potesse capire anche la piccola Marta.
Per questo ci è venuto in aiuto l'omnipresente conservatorio di S. Cecilia con il coro Arcobaleno, all'università Gregoriana. Siccome ci rimaneva ancora tempo e Marta non dava segni di stanchezza, abbiamo deciso di recarci all'evento più vicino dalla Gregoriana, i Mercati Traianei, sapevo solo che c'era un quartetto jazz e il nome di qualcuno di quei 4 mi sembrava già di averlo sentito da qualche parte.
Titolo del gruppo: Quartetto jazz Ferrazza - Di Nunzio - Fratini - Zanisi.
Sono rimasto allibito!, ..... quasi come la prima volta che sentii un brano del Maestro Grillo!!!
La prima cosa che mi sono detto è stata: Questi sono il futuro del Jazz italiano!!! Non tanto per la bravura e il virtuosismo, che comunque ne avevano da vendere, .... ma, in 4 non arrivano a 100 anni!!! E sono tutti bravissimi, i fiati sembra che stiano recitando invece che suonando, sembra che gli strumenti gli suonano da soli in mano e loro non fanno il minimo sforzo o smorfia, il contrabbassista, che ve lo dico a fà, .... mi ha fatto passare la voglia di suonare il contrabbasso, poteva essere mio figlio e suonava come Mingus!!!! Ecchecavolo, cosi non vale!
Oggi ho capito come mai il nome Ferrazza, mi diceva qualcosa, Jacopo è un iscritto del forum di zio Giorgio, forum dei service, dove c'è anche una sezione (sfigatissima) sul basso e contrabbasso lui fece un post, un altro io e lì è finita la storia della sezione strumenti.
Mi sono permesso di invitarlo ad iscriversi al nostro sito, spero che prima o poi ci venga a trovare, sicuramente sarebbe un altro fiore all'occhiello per questo forum, se si iscrivesse.
Ci potrebbe raccontare anche un pò di segreti del suo contrabbasso dell'ottocento credo, non sono riuscito ad identificare il sistema di microfonaggio (comunque piezoelettrico) e neanche il suo ampli.
Ciao
Giann
P.S. spero di non avervi annoiato con questo raccontino da dopolavoro dei musicisti.