Normal Topic dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica (Read 9604 times)
bozo
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dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
15.01.2010 at 12:18:01
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Suono il basso da tanti anni, e da qualche mese studio anche il contrabbasso. Quando suono il contrabbasso da solo, o con un pianista in duo tutto bene, ma quando suono in gruppo (ad esempio con la batteria...) sento sempre la mancanza di volume.
Ragionandoci su, considerato che suono amplificato e che posso sempre alzarmi di volume, ho capito che non è un problema di mancanza di volume vera e propria, ma di dinamica. Mi spiego meglio...nel basso elettrico tu suoni con un tocco medio o leggero (con un buon suono) e quando l'enfasi del brano aumenta,.. il batterista comincia a picchiare, e tutti gli strumenti salgono di dinamica, basta passare ad un tocco forte per raddoppiare il volume. Ci sono brani che richiedono per quasi tutto il tempo il tocco forte, ma poi si ritorna ad uno standard più soffice. Con il basso elettrico, con le sole dita posso coprire varie necessità di volume da piano a forte senza problemi e senza incidere troppo sul suono.
Nel contrabbasso invece, mi sembra che per ottenere un buon suono bisogna pizzicare sempre forte e deciso per cui quando serve più volume sono ormai al massimo della dinamica e mi sento assalito dagli altri strumenti senza potere reagire. Se alzassi il volume dell'ampli dovrei nei brani soft pizzicare troppo leggero a scapito del sound. Per concludere vorrei sapere se è un problema noto, se succede anche a voi, e come vi difendete da questa situazione di gruppo. Essendo novello del contrabbasso accetto consigli...
  
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randoservice
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Re: dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
Reply #1 - 15.01.2010 at 14:07:25
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Prima cosa batteria con la cassa piccola! Secondo triturare le bacchette del batterista e mettergli in mano 2 spazzole, terzo fare un piccolo sound check anche quando si suona tra amici, quarto mettere un monitor da mille watt dietro le orecchie del batterista con tutto il suo kit microfonato e mandare i ritorni solo sul suo monitor, ..... fammi sapere se è migliorato qualcosa.
Siccome il contrabbasso ha la cassa armonica, è quasi impossibile dargli la stessa preamplificazione che dai al basso elettrico, dovresti provare il mic sul quale ho aperto un post, tra tutti quelli che mi sono passati tra le mani, è quello che riesco a preamplificare di più, senza larsen e quasi allo stesso volume di un elettrico, con il mio PJB.
Ciao
Giann
  
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dinibass
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Re: dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
Reply #2 - 16.01.2010 at 11:20:18
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ciao,

non ci sono consigli o soluzioni, secondo me entriamo nel campo della filosofia, della filologia e dell'educazione musicale.

Cercherò di spiegarmi con alcuni punti su cui potrai ragionare:

- occorre tenere conto dello stile jazzistico a cui vi dedicate e pensare al sound che si vuoe, ottenere (questo è un lavoro di gruppo, può avvenire naturalmente, tacitamente oppure parlandone)
- il batterista per primo (ma anche gli altri) deve essere consapevole che le sue dinamiche possono coprire quelle del contrabbasso, quindi deve essere responabilizzato a rispettare il sound di tutta la band
- quanto sopra non deve limitare l'espressività delle dinamiche; infatti, alcuni contrabbassisti anche noti hanno un approccio del tipo "chi mi vuol sentire si sforza e mis ente, sennò problemi suoi"

E allora passiamo ad un esempio: il quartetto di Coltrane, che in quanto a dinamiche non si limitava di certo. Ebbene, laddove le dinamiche sono alte, e tutti suonano ad un volume piuttosto elevato, Jimmy Garrison fatichi a sentirlo, ma se ascolti con cura ti accogi che invece lo senti eccome, se non ci fosse ci sarebbe un vuoto. 
Quindi è anchde questione di educazione dell'orecchio dell'ascoltatore.

Spero non aver confuso ulteriormente le cose.
Certo se il batterista ha volumi e strumehntazione da Heavy Metal allora c'è poco da discutere.

E' importante infatti il commento di Giann: la ragione per cui le batterie nel Jazz hanno configurazioni diverse rispetto al Rock risiede proprio nella faccenda dei volumi (oltre che delle timbriche, che pure queste incidono!).
Questo ci dice quindi che l'attenzione al volume e alle dinamiche da parte del batterista è chiave per la soluzione del problema.

ciao
  
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bozo
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Re: dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
Reply #3 - 17.01.2010 at 11:28:59
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Ok. Tengo conto dei vostri ragionamenti. Devo imparare ad accettare che il contrabbasso non è uno strumento che può reggere il confronto di altri strumenti come tastiere, o batteria. O meglio, lo tevono tenere in mente gli altri strumentisti, che non immaginano di avere un concorrente svantaggiato e se non gli viene espressamente detto non farebbero nulla. Dinibass mi ha scritto che alcuni contrabbassisti anche noti hanno un approccio del tipo "chi mi vuol sentire si sforza e mi sente, sennò problemi suoi". Questo è un buon atteggiamento, ma non preserva le mani da spellature alle dita, perchè nel frattempo abbiamo pizzicato a tutta forza per aumentare il volume. E poi se suonando suonando viene a mancare il volume l'intonazione delle note peggiora perchè non abbiamo la conferma dell'orecchio.
  
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VIC
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Re: dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
Reply #4 - 17.01.2010 at 15:38:43
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Caro bozo,

a mio avviso così impostato il discorso non regge, non regge perchè vengono messi a confronto strumenti che per loro natura non sono confrontabili.
Contrabbasso e chitarra-basso sono due distinti strumenti che hanno in comune solo il tipo di accordatura, ed infatti vengono generalmente utilizzati in contesti musicali diversi, un gruppo Rock o Metal non credo opti per il contrabbasso; o meglio…non dovrebbe, tutto però è condizionato dall’imperante ignoranza musicale. Oggi ciò che fa odiens non è il normale-gradevole-piacevole-bello-sublime  ma il diverso, quindi tutto è possibile.
Certo è che se nel tuo gruppo riscontri certe difficoltà  significa che il contrabbasso, in quel contesto, è fuori luogo. Non sei solo tu che devi preoccuparti di pizzicare leggero o pesante, un contrabbassista che si rispetti deve pizzicare per una giusta e corretta cavata finalizzata al giusto sound-swing e non per spellarsi le dita.  
  

La grandezza dell'uomo è inversamente proporzionale al suo voler apparire (anonimo)
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bozo
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Re: dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
Reply #5 - 18.01.2010 at 07:48:41
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Ciao Vic, il gruppo è una formazione jazz a 4 elementi, che suona standard classici, quindi la presenza del contrabbasso non è fuori luogo. E' un problema mio, probabilmente, anzi sicuramente, legato al fatto che essendo abituato a suonare il basso elettrico, sono "male abituato" perchè sono abituato a distinguere quello che suono dalla prima all'ultima nota senza alcuno sforzo. E anche quando non ti senti bene, non importa perchè la presenza dei tasti non ti farà sbagliare l'intonazione.
Il contrabbasso lo devo sentire più che bene perchè devo intonare le note. Quindi ho bisogno di un ascolto preferenziale, ma considerate le caratteristiche del suo suono, è più difficile che si percepisca la nota rispetto ad un basso elettrico che ha le note più definite. Può essere che con l'esperienza, avendo più fiducia nelle posizioni della mano sinistra, mi accontenterò di sentirmi di meno.
  
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ezio
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Re: dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
Reply #6 - 18.01.2010 at 07:58:56
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Buongiorno a tutti,
secondo me non è vero che con il contrabbasso devi suonare forte per avere un buon suono, dipende da tante cose tra cui, come avete accennato, dai suoni degli altri musicisti e, in oltre, dal sistema di amplificazione... Cosa usi ?
E' vero che il contrabbasso ha bisogno del "rispetto" da parte di tutti gli altri strumenti, che devono coglierlo e lasciargli lo spazio per uscire... Soprattutto il batterista, che più è fine e meglio è, può contribuire a creare dinamica con te...  Lo so, in giro dilagano i picchiatori...

Comunque se curi il tocco puoi costruirti una dinamica abbastanza ampia... Poi devi parlare seriamente al batterista Smiley

Suonare a volumi contenuti e scegliere di contribuire alla dinamica non è cosa da tutti... Saper ascoltare il suono di tutti gli altri e rispettarlo, suonando per il gruppo, senza cercare di uscire solo per il volume maggiore rispetto agli altri, è difficile, ma forse è una di quelle cose che contribuiscono a dare un valore universale alla musica...

Vado a studiare, che è meglio...

EDIT: Non rassegarti, puoi sentirti bene anche col contrabbasso !

Ciao... Smiley
Ezio
  
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Re: dal basso al contrabbasso - problemi di dinamica
Reply #7 - 18.01.2010 at 11:38:50
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appoggio tutto quanto detto da Giorgio Dini.
ciao a tutti.
  
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