Partiamo da un dato di fatto. Non tutti gli strumenti si adattano alla tecnica del fai-da-te in specie quelli a tastiera cosidetta muta: Violino, viola, violoncello, contrabbasso.
Le parole non sono sufficienti per spiegare certi concetti, quindi è necessario un insegnante che integri con l'esempio visivo e uditivo le varie tecniche volte all'ottenimento dei migliori risultati.
E' altrettanto vero però, che il migliore insegnante nulla può con un allievo "zuccone" inteso nel senso di quel personaggio, sempre presente alle lezioni durante le quali pende dalle labbra del maestro, non interrompe mai chiedendo spiegazioni semplicemente perchè non ha nulla da chiedere.
Non ha nulla da chiedere perchè è convinto che sia l'insegnante il pagato per insegnargli e non lui a doversi impegnare per imparare facendo lavorare il proprio cervello.
Premesso questo, è un piacere rispondere per quanto mi è possibile alle tue domande.
Inizialmente si impara utilizzando l'approccio cordale:
*Sviluppando le triadi e le quadriadi;
*arpeggiando gli accordi.
Poi si passa allo scalare aggiungendo scale e frammenti di scale, note di avvicinamento, cromatismi ecc.
L'approccio cordale è prevalentemente utilizzato per lo studio.
Nella pratica di accompagnamento può risultare poco bello e poco scorrevole in funzione degli intervalli troppo ampi.
Il walking deve essere molto scorrevole, non a caso la parola stessa esemplifica questo concetto; walking=camminare
armoniosamente=armonicamente, e sinuosamente accompagnare la melodia e il solista verso i cambi di armonizzazione.
Per ottenere questo traguardo il contrabbassista integra con lo scalare, così facendo funge da navigatore del gruppo.
E' un piacere per tutti suonare o ascoltare un simile contrabbassista.
neroantico wrote on 31.03.2010 at 09:49:02:
Quando ho indicato 75bpm intendevo a misura, ovvero la velocità reale è sempre 300, quello che cambia è come percepiamo il beat a seconda del riferimento : già cambiare dal 1° al 4° è diverso eppure è sempre uguale...(magari non a 300 tenere il levare del 2...)
attualmente sto studiando con 2-4 aumentando progressivamente
Non ti nascondo di essermi trovato in difficoltà nel capire questi tuoi concetti sull'uso del metronomo.
Però una cosa mi sembra chiara: fra te e il metronomo non corre buon sangue. Gli attribuisci dei compiti non suoi.
Il metronomo serve solo a darti un'indicazione di massima sulla velocità di esecuzione del brano e mantenendo meccanicamente costante questa velocità ti segnala se corri o rallenti questa velocità complessiva.
La velocità viene indicata secondo un valore musicale relativo ad un movimento e non ad una intera battuta:
Esempio: in un tempo 4/4 -semiminima = 75- significa che il brano ha una velocità di 75 bpm. Se vuoi avere una velocità maggiore
-semiminima = 300- indicherà una velocità di 300 bpm.
Non sono però a conoscenza di metronomi che superino la velocità di 250 bpm ma non è un problema perchè un'indicazione come -minima=150- raddoppia il tempo a 300 bpm.
La suddivisione interna di una battuta, cioè la scansione ritmica e il sapere che il 1° e il 3° movimento sono forti mentre il 2° e il 4° sono deboli è compito tuo.
Così come è utile sapere che per avere tiro cioè swing (nel jazz), contrariamente alla regola dei movimenti piani e forti si devono accentare leggermente i movimenti deboli 2° e 4°); che le crome non vanno suonate (even) cioè pari come sono scritte ma...stiamo andando troppo oltre, ascoltati Ray Brown.
Per le toniche è giusto quanto dici ma a certi livelli la tendenza è di sacrificare le toniche a beneficio di una più efficare scorrevolezza nell'accompagnamento.
Questo naturalmente suonando con solisti che sanno il fatto loro e non hanno necessità di farsi portare dal basso ai cambi armonici. Che poi a scalini più bassi questa tecnica venga scimmiottata e che siano in molti a suonare linee di basso incoerenti e incomprensibili è un'altro discorso.
Personalmente consiglio di suonare poche note ma intonate e armonicamente corrette. Per le cazzate c'è tempo.
Prima di trasgredire le regole bisogna conoscerle le
"regole", mentre si sente sempre più spesso pseudo-jazzisti che sanno solo trasgredire.
Perdona lo sfogo.
ciao
vic