E' storica la crisi matrimoniale del settimo anno.
Per un musicista (a qualsiasi livello) sono altrettanto storiche le crisi di tutti i giorni. di tutte le ore, di tutti gli anni.
Nessun musicista è mai morto conoscendo e sapendo fare tutto.
Nonostante ciò ogni musicista si ritiene superiore agli altri, magari non lo esterna pubblicamente ma fa parte del suo DNA.
Detto questo (e per questo corro il rischio di essere lapidato) valutiamo assieme quanto hai scritto
danilo wrote on 07.04.2010 at 11:49:00:
...Insomma si andava avanti, anche se a stento, con le difficoltà del caso. Tipo: c'ho messo molto, alcune settimane, a fare bene la melodia iniziale di Blue Monk: il senso dello swing caratteristico di questo brano, non mi veniva spontaneo. Tipo, c'è della gente, immagino...che sente il brano una volta e te lo rifà subito sulla tastiera...io no, lo devo studiare e ristudiare e poi lo faccio...ma ci metto anche un mese intero.
Direi che è tutto sul normale. I miracolati o i presunti tali sono sempre esistiti ma nè tu nè io ne facciamo parte.
I veramente bravi sono diventati tali a costo di notevoli sacrifici. Questa loro passione li ha portati a rinunce anche pesanti che per la maggior parte di noi "esseri normali" sono impensabili.
danilo wrote on 07.04.2010 at 11:49:00:
....... Insomma, vado avanti con questo tran tran, e poi trovo un chitarrista amatoriale, e un sabato pomeriggio ci si vede e si cerca di suonare Blue Monk e Autumn Leaves. Lui suona da quando aveva 16 anni. UN DISASTRO! Mi dice che non tengo il tempo e che sono stonato.
Difficile dire se aveva ragione oppure no, però tu hai registrato i brani, e quando li hai riascoltati come ti sono sembrati ? Hai notato problemi di tempo o di intonazione ?
Se la risposta è SI è sufficente fare più attenzione in avvenire, se la risposta è NO la faccenda si complica.
danilo wrote on 07.04.2010 at 11:49:00:
Faccio dunque sentire la registrazione al mio maestro, e con mio grande stupore, mi dice all'improvviso che io non potrò mai suonare con altri jazzisti, seppur amatoriali, in quanto:
a.-
vado sì a tempo ma in modo "marziale", troppo "quadrato" e non porto il tempo in maniera jazzistica (io facevo un semplice accompagnamento in quarti , arpeggiando gli accordi......non è un walking bass sofisticato....è solo un inizio di walking..)
b.-
più grave ancora: io non riesco a cogliere i cambi di accordo ad orecchio e quindi quando mi perdo nel brano non riesco a "rientrare" al punto giusto.
I motivi principali che non consigliano all'allievo il prosieguo degli studi musicali non sono molti, tra questi:
* I difetti fisici che non consentono l'indipendenza degli arti (mani-piedi) neppure con appositi esercizi di volta in volta applicati allo scopo;
* l'essere stonati al punto di non riuscire a cantare correttamente neppure una semplicissima melodia imparandola a memoria.
Qui apro una parentesi con un fatto personale. Mia cugina, suo malgrado, è stonata al massimo grado eppure dentro di sè sente le note giuste ed è convinta di cantarle giuste. Neppure una registrazione fatta da me gli ha fatto cambiare idea. Questo perchè il suo senso dell'udito è diffettoso per tara ereditaria.
Questo è un caso limite Ma non è poi così difficile sentire anche cantanti professionisti che, in misura di gran lunga inferiore a mia cugina sono comunque stonati;
* essere aritmici cioè non percepire il tempo, il ritmo, cioè essere squadratri. Chi ha questo problema non sente gli attacchi, non distingue la divisione delle battute, non riesce a seguire una melodia come una successione di tempi forti/deboli o successione di battute.
Ovviamente il riconoscere e valutare questi problemi è compito dell'insegnante.
danilo wrote on 07.04.2010 at 11:49:00:
E qui mi fa sentire al piano degli accordi che io stento a riconoscere se son maggiori o minori (non so neanche quale dovrebbe essere la differenza!!) e mi dice: <ecco, vedi.....se non hai questo orecchio, puoi fare solo musica leggera>.
Il non conoscere la differenza tra accordi maggiori e minori non depone certo a tuo favore ma neppure a quello del tuo insegnante.
Oltre a ciò anche l'affermazione riferita alla musica leggera è ridicola.
Uno che non riuscirà (forse) mai a suonare perchè mai dovrebbe dedicarsi alla musica leggera (se lapidazione deve essere sarò sicuramente in buona compagnia).
Stando così le cose io cambierei insegnante.
vic