randoservice wrote on 21.04.2010 at 08:47:25:
... Il FENDER JAZZ! E' il suono del fender che inevitabilmente ci ha orientato verso questa splendida creatura chiamata contrabbasso??....
Caro Giann,
dubito fortemente che questa sia una delle motivazioni che spingono il bassista elettrico verso il contrabbasso. Sarebbe come dire che gli astronauti sono stati spinti a ciò dal ruggito del motore di una Ferrari.
Partiamo dall'inizio, anno 1950 l'avvento del primo basso elettrico il FENDER appunto, il successo fu determinato dalla facilità con la quale si poteva passare dalla chitarra al basso senza conoscere la musica e con la facilitazione di due corde in meno. Oltre a ciò veniva meno anche la necessità di suonare accordi complessi sostituiti dalla nota singola o al massimo dall'arpeggio, il tutto per posizioni cioè patterns imparati a memoria che si ripetevano idendici su tutta la tastiera (qualsiasi fosse l'accordo) conoscendo solo la posizione della nota di partenza. Così i Beatles prima maniera e tanti altri gruppi a seguire; giri armonici semplificati, al massimo tre accordi e via andare.
La bellezza e la purezza del suono non significava niente. Suoni volutamente distorti uscivano dagli amplificatori da megawatt di potenza. L'importante era farsi notare e dato che comportamenti stravaganti attirano l'attenzione i furbi discografici sfruttarono l'occasione creando miti per mero interesse commerciale.
Ultimamente mi è capitato di parlare con un ragazzino quindicenne (bassista) che avendo un gruppo Suo e suonando solo brani composti da Lui con la collaborazione di altri coetanei del Suo gruppo (le lettere maiuscole stanno a significare il sussiego col quale ne parlava), voleva indicazioni utili a permettergli di suonare il contrabbasso per un concerto programmato per tre mesi dopo. Precedentemente, identico percorso aveva fatto per passare dalla chitarra al basso elettrico.
Ti risparmio il finale della storia aggiungendo solo che parlando parlando mi sono accorto che di musica non conosce un'accidente di niente.
Ovviamente un caso simile non fa letteratura ma se questo ragazzino ha la fortuna di incontrare una persona influente chissà...forse.... potrebbe diventare....?
Molti sono i bassisti/elettrici che influenzati dalla magia del contrabbasso e in questo caso anche dal suono di questo strumento (non certo paragonabile ad alcun basso/elettrico) hanno deciso di provarci incontrando enormi difficoltà.
Molto più facile invece il caso contrario. Per un contrabbassista il passare al basso/elettrico è una passeggiata rilassante.
Non ti nascondo che anch'io ho nell'armadio il mio scheletro "un Fender" è un caro ricordo, un regalo dei miei figli per il compleanno di cinque anni fa. Ogni tanto (poco) lo tiro fuori e lo attacco all'ampli, l'ho fatto anche oggi e devo darti ragione dopo dieci minuti quel suono mi ha riportato a mettere le mani sul contrabbasso per rifarmi le orecchie.....che esagerazione!!!.....però...vuoi mai che io sia il terzo caso discordante.
Ciao
Vic