ben-venus a te,
il tuo curriculum è talmente scarno che non saprei da dove cominciare per rispondere alle tue domande.

Alla prima posso rispondere, a te quasi quarantenne, come risponderei ad un ragazzo di 15 anni: 
"Si comincia dall'inizio".

Ma per consigliarti dobbiamo sapere di quali consigli hai bisogno.

Al momento posso solo dirti di spulciarti le pagine del forum e troverai migliaia di messaggi con consigli dai quali poter trarre quel minimo di conoscenza necessaria.  

Ciao
Vic

Ciao Venus, il mio consiglio venendo da un'esperienza simile a quella che stai per affrontare tu, è di trovare un maestro da cui andare  saltuariamente.
Gli errori d'impostazione sono duri da togliere, se un maestro ti può controllare e/o dare indicazioni corrette sull'impostazione e su come affrontare il primo difficile approccio a questo strumento... è tutto tempo guadagnato.
Io ho usato e uso il Murelli (meno pesante dei Billè che comunque ho e prima o poi affronterò).
in bocca al lupoi.
Ciao

I del Billè e i 30 del Simandl..Necessarie le lzioni con un maestro..

assolutamente d'accordo il maestro è fondamentale!!!

consolati con il fatto che ho iniziato a + di 50...per il resto gia' hanno scritto:tra Simandl e Bille ci metti un buon maestro,il tutto mixato aiuta molto.Una domanda ai forumisti:non si potrebbe creare un angolo dove gli adepti o perlomeno coloro che non hanno lustri di studio alle spalle possono scambiarsi ma soprattutto ricevere belle dritte sul web e non solo per "ottimizzare" lo studio e non solo del contrabbasso jazz.
Salutoni  

....posso dire la mia? io credo che il busillubus non stia tanto nell'iniziare o no il contrabbasso vicini alla boa dei 50 anni, piuttosto sta nel sapere, o andar a conoscere (che è lo stesso) se uno è un <animale> musicale oppure no! Poi , accertato questo, uno può suonare il contra, l'ocarina, il bandoneon, l'arpa celtica, o quant'altro. Mi spiego...se uno canta (intonato) sotto la doccia, o ha motivi musicali in testa, e li canticchia è assai probabile c he possa imparando una tecnica di un dato strumento tirar fuori musica. Ma se uno invece pensa di aver un approccio meccanico-meccanicistico ad uno strumento qualsiasi, condito a latere da anche una buona capacità di comprensione della teoria musicale, non se ne fa nulla di nulla. Rimarrà tutt'al più un <automa> sonicchiante, un golem che mette certe note e basta. L'esempio eclatante è questo.....il tizio in questione, il candidato a suonare un futuro domani....riesce a canticchiare la scala maggiore di do intonato? sì o no? e sì che questo fa una bella differenza.....io ad esempio, no. Riesce a distinguere un intervallo di Va giusta? riesce a discernere con facilità relativa le note di un altro che gli suona il contra non guardando le dita sulla tastiera?  questa è l'attitudine vera a far musica.....quando ti perdi dentro un brano perchè hai sbagliato una nota, ti ritrovi sentendo che accordi fanno gli altri o no? questa è vera attitudine a <musicare>! Dopo un tot di studi il suono che cacci fuori dallo strumento è decente o no?
Questa è musica!