Hot Topic (More than 10 Replies) AVVENTURE ORCHESTRALI (Read 14922 times)
neroantico
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AVVENTURE ORCHESTRALI
14.04.2014 at 06:40:26
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Amici Bassisti,

vi invito a postare qui le vostre esperienze e consigli. (non saprei come altro lasciare il topic in evidenza...)

Da poco mi sono avventurato nella pratica orchestrale, direi anche con una certa sfacciataggine, ma con un sano entusiasmo.

DIFFICOLTA' NR 1

come viene staccato il tempo, ovvero l'intenzione e la gestualità del direttore fa la differenza: a seconda della velocità si può contare in 1 una battuta con metrica x.  l'attacco è spesso "io speriamo che me la cavo" . Inoltre il riferimento al levare è piuttosto ambiguo:
"ragazzi , riprendiamo dal levare della battuta 102 !" traduzione: si stacca l'ultimo movimento della battuta 102 e si entra in battere della 103 o si suona il battere del 4 della 102?  hahahaha....

DIFFICOLTA' NR 2

Spesso la pulsazione non è costante, se poi questo avviene dove il contrabbasso non suona, perdersi nelle battute di attesa è quasi obbligatorio...hahahaha

DIFFICOLTA' NR 3

Il pizzicato è diverso da quello "jazz", andare insieme a quello dei violoncelli è una impresa....


va beh ora vi lascio,  istruzioni per l'uso sono ben accette.

Giovanni
  
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neroantico
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #1 - 16.04.2014 at 06:25:33
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DIFFICOLTA' NR 4

Le CORONE......
Nei concerti spesso sono una cesura per l'ingresso del solista, tipicamente in cadenza..  il problema è capire quando rientrare.
Quindi cercando di non dare nell'occhio cerco di sbirciare se la parte dei violoncelli è uguale alla mia....sperando che lo sia.

Altra situazione: corona di godimento del direttore: prolungamento della nota suonata o della pausa. In questo caso credo di aver capito che si entra sul gesto, quando intelliggibile.

DIFFICOLTA' NR 5

come il profumo di Chanel.
Mettiamo che ci sia una nota di bordone, magari di un oboe od un corno, poi si inserisce una discesa cromatica degli archi.
Bruttissimo, manca l'intonazione. Il primo violino accusa i bassi (includendo nella classe i celli) e tutti si guardano e provano la nota.
come si fa a capire dove sta il battimento? si fa più attenzione alla nota di bordone o alla sezione? sì lo so che il risultato dovrebbe essere uguale...

.....e l'ultimo chiude la porta.

Giovanni
  
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vitoliuzzi
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #2 - 23.04.2014 at 07:47:14
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OTTIME osservazioni Giovanni. BRAVO!!
  

vito liuzzi
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neroantico
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #3 - 23.04.2014 at 09:27:17
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DIFFICOLTA' NR 6 - La colpa e l'ignoranza.

La colpa è quella di pensare davanti alla parte: ....e mo' questo lo faccio così, magari confrontandomi sottovoce con il compagno di fila senza far innervosire il direttore. 
diteggiature ed arcate a parte, sono reo di non analizzare la parte armonicamente prima e melodicamente poi. Credo qui stia la differenza tra il suonare giusto ed emettere ciò che è scritto.insomma la differenza tra una poesia letta da Albertazzi ed una da mio nipote.
Se fosse un repertorio jazz, avrei più dimistichezza nell'analisi sfruttando  l'ausilio del siglato. Ma trarre informazioni "solo " dalla linea del basso la vedo dura. Per non parlare poi dell'analisi melodica, come è fatto il periodo? su quante battute si sviluppa?
L'ignoranza è l'ascolto superficiale....ma quant'è bbbella sta Messa di Mozart, con un po più di attenzione magari sto attento a certe figurazioni ritmiche un po' ostiche, ma non mi pongo il problema quelle indicazioni dinamiche non scritte sulla parte, lasciandole alla disperazione del direttore: all'interno del periodo come varia la dinamica? e soprattutto come chiudo la frase? Queste cose non sono scritte sulla parte, vengono date per scontate, ma dove trovo le informazioni, da chi posso imparare l'idioma? ...e non parlo di parti solistiche ma di mera manovalanza orchestrale !!

Help

  
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albertobertoni
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #4 - 26.04.2014 at 19:21:06
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ho trovato molto interessante questo

http://www.rodoni.ch/malipiero/adrianolualdi/artedidirigere/berliozdirezione.htm....

dimostra che certe problematiche non hanno età né soluzione definitiva.
  

Contrabbasso Cinese&&Fender Jazz 1976&&MarkBass LmIII+ 2 Traveler 121H
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neroantico
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #5 - 30.04.2014 at 13:23:57
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Grazie ad Alberto per l'interessante proposta di lettura.

tornando al vademecum dei problemi:

PROBLEMA NR 7   galateo e lische di pesce

Non parlo di spigole (purtroppo), ma più di una volta mi è capitato di condividere il leggio.

In orchestra i bassisti non sono provvisti di sgabello, ne saprei dire se siamo in grado di suonarvici abbarbicati. Quindi si sta in piedi.
Bene, esiste un modo funzionale per disporsi senza darsi fastidio con le arcate e le mancanti diottrie? a chi spetta girare la pagina? 

problematica molto terra-terra, ma apprezzo consigli ed aneddoti.

Giovanni
  
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neroantico
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #6 - 14.05.2014 at 13:44:50
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DIFFICOLTA' NR 8  cialtronare o semplificare?

Bene, a tutti sarà capitato di studiare un passo e dirsi, basta così. Infatti alla prova dei fatti si fallisce miseramente:Il direttore prova prima i violoncelli, mmm va beh,magari un po più convinti è meglio.Ora i contrabbassi.... hahahaha.
Il secondo  movimento di Beethove V sinf in unisono con i celli, hahahaha!
Dopo la gogna orchestrale, si fa finta ugualmente o si semplifica la parte suonando solo le parti in battere(ad esempio) oppure altra semplificazione? sotto una parte rimica posso capirlo, ma dove l'esposizione è melodica come se ne esce? Buono studio !!!!! Undecided
  
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neroantico
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #7 - 16.05.2014 at 12:02:38
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DIFFICOLTA' NR 9  differenze tra jazz e classica?

Mah, scusate se ho preso il forum per queste confidenze musicali, però sarebbe bello un confronto.
Provengo dal jazz.
E' tipico in ambito jazzistico il suonare con diversi musicisti. e' molto stimolante, ma a volte molto frustrante.
mi spiego: i musicisti e i risultati migliori sono quelli dove all'insieme delle parti si contribuisce con pari intenzione. Spesso come bassisti siamo tenuti a scandire la pulsazione. E' un po ' come trascinare tutti. Una faticaccia.
altre volte è palpabile la pulizia ritmica e l'idea del fraseggio dei solisti ed accompagnatori. Tutta un'altra esperienza.
Tralascio la questione pure importante tra il significato di accompagnare ed il concorrere all' insieme (l'idea di Ornette Coleman)

Ma in orchestra cosa prevale? In realtà la massima duttilità.
Però per il jazzista abituato al Paul Chambers in solo ed alle sue terzine a cavallo di battuta, questa momentanea dilatazione non ha alcuna rilevanza : il valore del beat rimane costante, infatti rientra perfettamente a tempo sul 2 della battuta successiva alla terzina.
Nella classica sembra prevalga l'elasticità agogica. insomma un mondo alieno, che non è in antitesi con il jazz, ma anzi lo è di stimolo per la reattività ritmica e dinamica.
  
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neroantico
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #8 - 22.05.2014 at 07:36:17
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DIFFICOLTA' NR 10 L'Oscar per l'impaginazione

Francamente questa volta non so come cavarmela.
Ieri ero in prova. Messa di Mozart. Fugato. sul più bello della stringa  in 16cesimi la pagina finisce. Voltando la pagina la sfilza di note prosegue, quindi non è che si possa copiare  un frammento da riporre al margine inferiore per sfruttare un momento più propizio per voltar pagina.

soluzioni?
  
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vitoliuzzi
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #9 - 02.06.2014 at 03:43:04
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neroantico wrote on 22.05.2014 at 07:36:17:
DIFFICOLTA' NR 10 L'Oscar per l'impaginazione

Francamente questa volta non so come cavarmela.
Ieri ero in prova. Messa di Mozart. Fugato. sul più bello della stringa  in 16cesimi la pagina finisce. Voltando la pagina la sfilza di note prosegue, quindi non è che si possa copiare  un frammento da riporre al margine inferiore per sfruttare un momento più propizio per voltar pagina.

soluzioni?


Fare meglio le fotocopie, nel senso di sistemare bene le girate di pagina, al massimo incollare, fotocopiandole, sotto al foglio le battute successive prima di una pausa. O dire al collega, se c'è, di anticipare la voltata.

VitC
  

vito liuzzi
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neroantico
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #10 - 19.01.2015 at 15:31:44
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DIFFICOLTA' NR 11.

Partitura con dicitura: "Basso di Ripieno" , va bene, ad insaccar tacchini ce la posso fare...

interpretare le dinamiche con un basso figurato Vs dinamiche scritte in partitura

A livello elementare, cerco di enfatizzare i movimenti sui tempi forti all'interno della battuta determinati dal tempo in chiave.

Da quanto ho capito, con la presenza di un basso numerato, si dovrebbe evincere con più facilità la dissonanza ed enfatizzarla.

Bene, cosa si fa quando questa dissonanza cade sul tempo debole? la si suona come se fosse sul tempo forte?di più?

Grazie
  
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vitoliuzzi
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Re: AVVENTURE ORCHESTRALI
Reply #11 - 24.01.2015 at 15:06:35
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Ti consiglio un corso di Musica Barocca o Rinascimentale. Il problema è che alla fine nell' esecuzione pratica cambia poco. Meglio un arco dii legno serpente, ecco così saresti molto filologico e con l' impugnatura distante dal nasetto ;--) !!
vito
  

vito liuzzi
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