Giovanni, una parte delle risposte la potrai avere guardando sul sito del Maestro Pino Ettorre. Ci dovrebbe ancora essere un video (e credo anche la partitura) di una Sonata di Telemann da lui eseguita sul proprio contrabbasso con arco barocco (legno di serpente) ed impugnatura sempre in stile barocco, non necessariamente col palmo in giù ma anche alla francese diciamo con il pollice spostato più in avanti sulla bacchetta e le altre dita che non avvolgono proprio la stessa ma si pongono leggermente su di essa. Noterai che la qualità del suono è totalmente diversa da quella di un arco in pernambucco impugnato alla Billè; non è che sia migliore, anzi a me non piace proprio perché troppo nasale e chiusa, però era la sonorità che si percepiva un po' di secoli fa, molto frusciata e poco focalizzata. Insomma l' opposto di quello che riesce a produrre un certo Karr. Ma dal punto di vista filologico è corretta! Certo se sul contrabbasso ci fossero anche i tasti a mò di violone e non si usasse il vibrato, l' effetto sarebbe ancora più sorprendente. Ormai le interpretazioni filologiche si possono realmente ascoltare solo su Cd e realizzati da Orchestre che suonano con strumenti e tecniche dell' epoca. C'è proprio uno studio attento e ben mirato che si rifà all' analisi di quanto scritto direttamente dai compositori o addirittura da imperatori come Federico II di Prussia o "giornalisti" dell' epoca, definiamoli così. Sono l' unica fonte da cui si possono trarre notizie certe, oltre che alle foto dell' epoca, iconografie e pitture di varia natura, che in parte fanno comprendere come si doveva eseguire una certa musica. Insomma, il Mozart di oggi eseguito con corde in metallo non ha nulla a che vedere con quello di secoli fa, giusto per intenderci. Oggi, nel 90% dei casi le sonorità delle Orchestre o dei solisti di ogni genere sono totalmente diverse da come dovrebbero essere. Si suona molto più velocemente di tutto (colpa anche dei contrabbassi che sono diventati più percussivi) e la potenza sonora è notevolmente aumentata visto che l' uomo del XXI secolo ha perso un 20% della capacità uditiva che possedeva nel XVI secolo, ma anche prima, causa l' eccessivo "rumore" a cui siamo sottoposti giornalmente nelle nostre città in linea generale (il fenomeno è molto ampio!). Come si deve comportare una fila di contrabbassi? Mah ... innanzitutto una fila è eccessiva per Telemann, ne basterebbero solo due. Sarebbe consigliabile suonare con pochissima colofonia e più verso la metà dell' arco. Il tallone dovrebbe quasi non esistere! Mai puntare i suoni, l' accompagnamento deve essere molto dolce e mai eccessivamente staccato, un detachè puntato alla corda, minimizzare il vibrato se non con piccole vibrazioni larghe sui cambi di armonia e soprattutto avere grande pazienza nel suonare piano senza mai volersi ergere a protagonisti della scena. Non potendo modulare con le dita la tensione dei crini, è consigliabile non tirarli troppo in modo tale che anche un' eccessiva pressione sulla bacchetta venga neutralizzata ed il suono rimanga così omogeneo. Suonare "a terrazze": cioè privilegiare il piano come pianissimo ed il forte come fortissimo, ovviamente cercando nell' eleganza dell' esecuzione il dato fondamentale di questa affannosa ricerca di filologia su strumenti che, per questo tipo di musica, filologici non lo sono affatto. Anche con questi brevi ed umili suggerimenti l' effetto dei bassi sarà sempre troppo marcato e puntato. Solo un direttore con grandi conoscenze dell' epoca storica che si va a suonare, sarà in grado di fornire alle singole sezioni preziosi consigli su cosa fare per ottenere una determinata sonorità musicalmente e storicamente accettabile. Saluti Vito
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