Forse vado in OFF TOPIC, caro Giovanni
ma ritengo che tu mi abbia dato la palla al balzo per parlare anche del tipo di corda e del proprio suono, un argomento che credo possa interessare qualche lettore e che non ho mai trattato neanche nel mio Blog (
http://liuzzivito.blogspot.it) con quasi 900 articoli tutti sul contrabbasso classico.
Cioè, spesso all' inizio della mia carriera, proprio in questo forum, passavo un po' per una sorta di esperto in corde per contrabbasso, semplicemente perché non le acquistavo ma le aziende me le mandavano in prova e poi dovevo relazionare sul mio personale test. 7
Ho sempre specificato che tutte le corde in commercio possono essere buone per il nostro strumento e che il prezzo non è assolutamente per valutarne la bontà o meno. Assolutamente no!! Così negli anni si è radicata in me l' idea che determinate corde, le più comuni e vendute, hanno si delle caratteristiche che le condiziona positivamente o negativamente, ma alla fine è sempre il nostro strumento ed il relativo set up fatto che ne determinano il valore. Per esempio, mi ricordo che la corda dalla potenza più consolidata è stata la Dominant della Thomastik, addirittura indicata per il Rock a' Billy. Assurdo! Una corda che risponde perfettamente all' arco e dalla potenza esplosiva in Perlon, insomma un tubicino particolare avvolto da lamelle metalliche. Purtroppo il gauge un po' eccessivo specie sulla prima corda ed il fatto che si spezzano con una certa frequenza, me le hanno fatto mettere da parte. Insomma quello che voglio dire è che se Petracchi per una vita ha utilizzato le Jargar Dolce, che io non consiglierei neanche all' ultimo dei miei allievi, qualche motivo ci sarà. Dicevo, Petracchi per una vita ha utilizzato le economiche Jargar non per il prezzo modico ma perché sul suo Rossi il timbro che possedevano e la risposta che offrivano era assolutamente meraviglioso, unico come non mai. Quindi, mi sento di dire, che è sempre meglio ascoltare l' opinione del proprio insegnante che di esperienza ne ha più di voi, oppure eventualmente sentire quello che ne pensano altri studiosi del contrabbasso. Ma ricordatevi che una corda, od un mix set di corde, non possono cambiare il timbro del vostro strumento se non abbinate un archetto decente e non fate degli studi seri sulla conduzione dell' arco. Badando più a questi ultimi che allo studietto che dovete preparare per il giorno dopo vi assicurerete il "VOSTRO SOUND", cioè il tipo di suono che caratterizzerà il vostro "way of playing". Ad esempio, Gary Karr non è che badi molto al tipo di corda che utilizza, non me l' ha mai voluto dire perché sapeva che io poi avrei fatto una sorta di "pubblicità occulta". Ma quello che interessa notare è che il suo TIMBRO, la sua VOCE è identificabile fra mille contrabbassisti. Possiedo tantissime mail scambiate col MAESTRO dei MAESTRI dove egli cerca di spiegarmi la tecnica per arrivare ad ottenere il c.d. "suono focalizzato". A molti può anche non piacere, ma vi assicuro che se entrate in questa mentalità tranquillamente il vostro contrabbasso anche di una buona fabbrica antica potrà sovrastare le sonorità di molti pianisti accompagnatori che spesso ritengono che siano loro i solisti, mentre in realtà io la penso sempre più come un "duo". E' più equo per entrambi.
Ok!! Forse vi ho annoiati. Ma vi prometto che appena ho il tempo e la voglia (sono giorni un po' difficili al mio Paisiello) cercherò o qui (mio amato forum) o sul Blog di rendervi edotti su cosa sia la tecnica di Karr per ottenere almeno un timbro ricco di armoniche.
Saluto il moderatore Giovanni, ragazzo attento e colto, nella speranza che questo Forum si rigalvanizzi.
Ciao
Vito
p.s.: Giovanni, sai cosa pensano? Che il Forum è diventato lento solo per un fatto. In pratica da quando l' ho fondato io con l' aiuto di Musicherie.com e l'ho poi moderato, abbiamo veramente parlato di tutto e di più. Sarebbe interessante aprire una sezione per i contrabbassisti jazz ed una per i bassisti elettrici. Che ne pensi? Cmq. a me piace cosi'